11 Settembre 2017 - 14:54

11 settembre 2001, sedici anni dall’attentato

11 settembre

L’11 settembre di sedici anni fa il crollo delle torri che ha cambiato la vita degli USA, dell’Occidente e di ognuno di noi

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Il mattino dell’11 settembre 2001, diciannove terroristi presero il comando di quattro aerei di linea in viaggio verso la California. Due di questi furono dirottati contro  le Torri Nord  e Sud del World Trade Center mentre gi altri due erano diretti rispettivamente contro il Pentagono e la Casa Bianca.

Le vittime degli attentati furono 2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 passeggeri sui voli, 343 vigili del fuoco, 72 agenti delle forze dell’ordine e 55 militari. Furono più di 90 i Paesi che persero cittadini negli attacchi al  World Trade Center. Almeno 200 persone saltarono dalle Torri in fiamme precipitando su strade e tetti degli edifici vicini. Altre persone che si trovavano al di sopra dei punti di impatto, salirono fino ai tetti  sperando invano di essere salvati dagli elicotteri di soccorso.

Oltre alle Torri Gemelle, i due grattacieli di 110 piani, numerosi altri edifici del World Trade Center furono distrutti o gravemente danneggiati. Dopo la caduta della prima torre, le vie di comunicazione furono interrotte e iniziò un enorme  operazione di ricerca e salvataggio terminata solo alcuni mesi dopo l’attentato.

Gli effetti dell’attacco

Gli attacchi dell’11 settembre ebbero un immediato e travolgente effetto sulla popolazione degli Stati Uniti d’America. Molti agenti di polizia e soccorritori di altre parti del Paese si recarono a New York per assistere i propri colleghi nel recupero dei corpi delle vittime e nelle operazioni di soccorso. Per la prima volta nella storia, tutti i velivoli civili degli Stati Uniti che non effettuavano servizi di emergenza, furono immediatamente fatti atterrare, recando grossi disagi a decine di migliaia di passeggeri in tutto il mondo. La Federal Aviation Administration chiuse i cieli statunitensi a tutti i voli internazionali: il Canada fu uno dei paesi maggiormente toccati da questo fenomeno e lanciò l’Operazione Nastro Giallo per gestire l’enorme numero di aerei a terra e di persoe bloccate negli aeroporti.

Le conseguenze anni dopo

Subito dopo l’attentato, il Presidente Bush dichiarò  guerra al terrorismo. L’offensiva annunciata dagli USA e l’attacco stesso non ebbero conseguenze solo per New York ma anche per l’economia mondiale e per la salute fisica e psicologica dei sopravvissuti: migliaia di tonnellate di detriti tossici risultanti dal collasso delle Torri gemelle contenevano elementi notamente cancerogeni. Vi sono diverse testimonianze riguardanti casi di malattie debilitanti tra coloro che si occuparono dei soccorsi e dei lavori di rimozione delle macerie, malattie ritenute collegate direttamente all’esposizione ai detriti.

L’11 settembre di sedici anni fa ha segnato un nuovo capitolo della storia dell’Occidente, puntando i riflettori sulla minaccia del terrorismo internazionale che adesso preoccupa più che mai anche l’Europa.

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