1 Aprile 2015 - 12:35

1992 – La Serie: il terzo e il quarto episodio

1992 - La Serie

Il terzo e il quarto episodio di 1992 – La Serie riescono  a tenere con il fiato sospeso muovendosi tra passato e futuro, ricatti e speranze

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1992 – La Serie – La mia vita si può riassumere in tre parole: illusione, delusione e collusionequeste parole pronunciate da Leonardo Notte iniziano a delineare la psicologia di uno dei personaggi più misteriosi della serie.  Ma facciamo un passo indietro e vediamo dove eravamo rimasti.

Pietro Bosco con il suo discorso è riuscito a convincere la gente ed ha ottenuto successo. La Lega alle elezioni conquista 80 posti in Parlamento. L’ex militare lascia casa e parte per Roma. L’azione dell’agente Luca Pastore ha avuto successo: arrivano le prove che Mainaghi ha effettuato dei versamenti sui conti di Chiesa denominati Levissima e Fiuggi, scatta nei suoi confronti l’arresto preventivo. Veronica Castello, l’aspirante soubrette, apprende dai giornali la notizia dell’arresto di Mainaghi e in un attimo le crolla il mondo addosso. A casa del pubblicitario Leonardo Notte arriva la foto di una donna senza vita con su scritto: “So cosa hai fatto assassino”Chi lo sta ricattando?

Nel terzo e nel quarto episodio di 1992 emerge in maniera chiara il ruolo decisivo di Di Pietro nell’inchiesta “Mani Pulite”:1992 - La Serie “Oggi il sistema è crollato, gli imprenditori hanno iniziato a parlare: benvenuti a Tangentopoli. Qua facciamo la storia e abbiamo bisogno di uomini con le palle!”.  

Inizia a delinearsi maggiormente anche il reale clima politico dell’epoca: la Lega che canta “Roma ladrona, la Lega non perdona (sembra di sentire Salvini oggi); la crisi della Democrazia cristiana, la progressiva ascesa di Silvio Berlusconi, l’omicidio di Giovanni Falcone.

Entriamo nel vivo e passiamo alle vicende dei personaggi. Pietro arriva in parlamento, ma sente che ogni sua iniziativa è soffocata dalle direttive del partito. Gli viene assegnata la commissione cultura segno evidente del fatto che il partito non lo veda di buon occhio. Riconoscendo la propria inadeguatezza politica decide di accettare i consigli di un membro del partito. Pretende che gli sia assegnata la commissione Difesa.

Luca è soddisfatto dell’arresto di Mainaghi, ma la sua sete di vendetta non si è placata, vuole giustizia a qualsiasi costo. Deve vendicarsi dell’imprenditore che ha messo sul mercato una partita di sangue imperfetto segnando per sempre la sua vita con la malattia, ha contratto l’AIDS.  Pare che per lui valga il motto “Fiat iustitia et pereat mundus”.  Mainaghi decide di collaborare e viene rilasciato, ma sceglie il suicidio. L’agente Pastore è colpito dal gesto estremo dell’imprenditore, ma sa che giustizia non è stata fatta.

1992 - La Serie

1992 – La serie

Veronica, dopo aver perso il contratto con la Rai, si rifugia a casa di Leonardo sperando di ricevere affetto e comprensione. “E se la Tv non fosse quello che voglio veramente?” confida Veronica a Leo in momento di debolezza, ma la donna sembra destinata all’auto-sabotaggio. Quando Mainaghi viene rilasciato le offre una nuova possibilità che possa garantirle il successo in Tv; ben presto, però, dopo il suicidio dell’imprenditore, Veronica si ritroverà nuovamente con in mano un pugno di mosche.

Intricata è la vicenda personale e professionale che coinvolge Leonardo. Egli decide di affrontare la minaccia del ricatto e consegna al suo ricattatore cento milioni di lire. C’è un colpo di scena: l’ignoto ricattatore è l’agente  del pool milanese Rocco Venturi che pare conosca bene il passato di Notte, ma che ben presto da ricattatore diventerà a sua volta il ricattato. Nel suo confronto con Dell’Utri Leo dimostra di aver compreso il clima sociale che si agita intorno all’inchiesta “Mani Pulite“: “La gente gode nel sapere che ricchi imprenditori dormono su materassi lerci dietro le sbarre di S.Vittore. I tedeschi hanno un termine Schadenfreude ovvero l’eccitazione che si prova dinnanzi alle disgrazie altrui”. Ben presto le opinioni divergenti condurranno alla rottura tra i due. Notte è convinto che l’elettorato attivo non sia moderato ed intuisce la crisi della Democrazia cristiana.

Bibi Mainaghi riceve, stando alle ultime volontà di suo padre, la maggioranza assoluta delle azioni del patrimonio di famiglia. Sarà costretta ad assumersi quelle responsabilità da cui era sempre fuggita.

Le anticipazioni promettono bene, attendiamo i prossimi episodi della serie 1992. 

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