5 Marzo 2016 - 19:30

94 anni fa il mondo ci regalava Pasolini

Sono trascorsi ormai 94 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, attento osservatore e indimenticabile scrittore della società italiana del secondo dopoguerra

[ads1]Bologna, 5 marzo 1922. Uno degli intellettuali e artisti più interessanti del XX secolo nasceva oggi nella zona universitaria della città di Bologna, primogenito di Carlo Alberto Pasolini e Susanna Colussi.

94 anni fa il mondo ci regalava PasoliniBocciato in italiano durante la prova di ammissione al ginnasio, mostrò da subito una certa determinazione nel rialzarsi quando riuscì ad accedervi nell’ottobre del 1929. Un uomo, prima ancora che intellettuale, appassionato di letteratura, poesia, cinema, sportfilologia romanza e estetica delle arti figurative che ebbe modo di apprendere e approfondire all’Università di Bologna.

Tra dolore e necessità nel gennaio del 1950 Pasolini si trasferisce a Roma dove completerà il suoprimo e scandaloso romanzo, Ragazzi di vita. La sua vita privata è stata una vita tormentata, velata dall’obbligo del “dover essere” e il tormento di “chi si è veramente”: un omosessualità tenuta segreta, ma estremamente presente che lui stesso considerava “come una ferita, come un nemico”.  Doveroso ricordare titoli come Le ceneri di Gramsci, Scritti corsari, La meglio gioventù, Alì dagli occhi azzurri, Petrolio tanti altri scritti che hanno donato forma e carattere al mondo della letteratura italiana.

Il suo contributo al mondo del cinema è stato notevole quanto rivoluzionario, il primo film da regista, Accattone lo realizza nel 1961 descrivendo una borgata romana, un luogo emarginato ma incontaminato, in cui vivono personaggi che proprio perché dimenticati da tutti conservano una serie di qualità – grazia interiore, schiettezza di modi, capacità poetica di sognare il futuro – che il mondo del benessere ha perduto per sempre. Impossibile non citare altri titoli cinematografici come Mamma Roma, Uccellacci e uccellini, Teorema, Porcile, Edipo re, Medea, la cosiddetta “trilogia della vita“: Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), il suo ultimo film considerato da molti come un vero e proprio testamento.

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