1 Aprile 2017 - 15:47

La recensione di “La verità, vi spiego, sull’amore” con Ambra Angiolini

Ambra Angiolini

Nelle sale cinematografiche è uscito “La verità, vi spiego, sull’amore”, ultimo lavoro di Max Croci, tratto dal romanzo di Enrica Tesio, con protagonista Ambra Angiolini

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Ambra Angiolini torna sul grande schermo e lo fa con una commedia firmata dalle regia di Max Croci. E’ una storia curiosa quella che attiene alla realizzazione di “La verità, vi spiego, sull’amore”.

L’opera nasce, infatti, come romanzo; l’autrice è Enrica Tesio, responsabile del seguitissimo blog TiAsmo.

Nel 2015, Notorious Pictures manifesta la propria intenzione di acquistare i diritti cinematografici del romanzo ed il resto è storia.

La trama

Dopo sette anni di vita insieme e due figli all’attivo (di uno e cinque anni) Dora, alias Ambra Angiolini, è stata lasciata da suo marito.

Si tratta di un evento catastrofico, un vero e proprio terremoto nella vita di una donna che si sente non solo persa, ma anche e soprattutto inadatta a far andare avanti la propria vita.

Dora vive la fase dell’abbandono e, proprio perché in balia di un numero incontrollabile di difficoltà e sfide quotidiane cui far fronte, è sul punto di cedere.

Per sua fortuna, ad aiutarla c’è Sara, interpretata dalla sempre brillante Carolina Crescentini; anche grazie al preziosissimo contributo di quest’ultima, Dora trova la forza per riappropriarsi della sua vita e del suo tempo, assumendo come babysitter il curioso nuovo fidanzato di Sara, poeta-bidello incarnato dall’Edoardo Pesce della serie tv Romanzo Criminale.

I personaggi

Ambra Angiolini

Ambra Angiolini riesce a calarsi bene nei panni di un personaggio già di per sé estremamente fragile che, in seguito all’abbandono del suo compagno, finisce addirittura col perdere la trebisonda. La sua non è certamente una interpretazione memorabile, ma risulta difficile pensare di poter fare meglio in ossequio ad una sceneggiatura in cui i vuoti sono molto più dei pieni.

Interessante e calzante risulta essere, invece, il ricorso al parlare diretto in camera da parte di Dora; costei è sistematicamente a metà strada tra il ruolo esistenziale di donna tanto dedita quanto frivola, madre profonda e sensibile al ruolo di genitrice e al contempo inadeguata nelle sfide che contraddistinguono il suo percorso di vita.

Carolina Crescentini offre, come al solito, un’altra buona interpretazione, riuscendo a ritagliarsi spazi importanti nel ruolo della miglior amica di Dora. Il suo contributo risulta innanzitutto credibile, senza poi contare che è proprio l’entrata in scena dell’attrice romana a sbloccare la vita di Dora dall’impasse tanto filmica quanto esistenziale.

Nota di merito, tuttavia, va riconosciuta (per motivi diversi) soprattutto ad Edoardo Pesce e Giuliana De Sio.

Il primo, nuovo fidanzato di Sara e babysitter dei piccoli di Dora, è il cuore della linea umoristica di “La verità, vi spiego, sull’amore”.

In un ruolo altamente improbabile finisce col cavarsela più che dignitosamente, reinventandosi in sequenze divertenti e mai volgari (si ritrova persino a fare “M’ama, non m’ama con la carta igienica).

Giuliana De Sio, dal canto suo, è semplicemente il personaggio più interessante dell’intera pellicola.

Scelta di casting perfetta, la sua nonna paterna non fa che crescere in caratterizzazione per tutto il film divenendo, man mano, sempre più reale, moderna e significativa.

In sintesi…

“La verità, vi spiego, sull’amore” è un film leggero senza troppe pretese di sorta. Croci, in questo senso, azzecca il ritmo veloce e quasi sincopato della narrazione, ma non graffia come avrebbe potuto e, forse, dovuto.

Pur ispirandosi alle moderne commedie americane del genere, manca in quest’opera, ad esempio, il coraggio di analizzare sociologicamente le difficoltà economiche della classe borghese rappresentata dalla protagonista, Dora.

L’impressione generale è che si sarebbe potuto fare di più, invece, forse per una eccessiva pigrizia autoriale, si resta confinati nel fin troppo popolato macrocosmo dei filmetti medi italiani. Insomma, un’occasione persa.

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