6 Giugno 2016 - 18:07

Amministrative 2016, chi diceva che non sarebbe stato un voto all’operato del Governo è costretto a ricredersi

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Amministrative 2016, chi diceva che non sarebbe stato un voto all’operato del Governo è costretto a ricredersi e il Premier Renzi non nasconde il suo malumore per i risultati

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Chi andava spergiurando che queste amministrative non sarebbero state un test per il Governo dovrà rivedere le sue dichiarazioni. Costui è il Premier Matteo Renzi, che pur continuando a reggere questa sua posizione non può nascondere la delusione per alcuni risultati che mai e poi mai si sarebbe aspettato. Ma andiamo con ordine. Prima le buone notizie: ROMA, GIACHETTI, BALLOTTAGGIO. Un “mezzo miracolo” in queste amministrative, secondo il Premier, che loda il suo candidato e sulla scia di questo miracolo conteggia in ben 1000 su 1300 i vincenti appartenenti al PD. Solita bagarre, solite critiche, solite contestazioni sui numeri, rigorosamente via social, ovviamente, di chi vuole ancora spaccare il capello in quattro e sconfessare ogni singola virgola esca dalla bocca di Renzi. E’ la politica, è normale. Ballottaggio tra Giachetti e la Raggi dunque, con buona pace del popolo femminile che vive delle suggestioni degli ultimi giorni, tra l’omicidio di Sara e il 70esimo anniversario del voto alle donne e vede, forse, nella giovane a volitiva Virginia Raggi l’emblema del cambiamento per la Roma Violenta 2.0.

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Amministrative 2016 bilancio cupo per il PD

E ora le cattive notizie:NAPOLI. Catastrofe Valeria Valente, il PD cola a picco nonostante lo stesso Renzi abbia voluto essere presente durante il comizio finale della candidata PD alle amministrative, una delle poche che ha scelto la formula del “raduno finale” in questa anomala campagna elettorale. Ma il bel faccione e l’energia del Premier non sono serviti per convincere gli elettori, che, con un ulteriore schiaffo, ben assestato, c’è da dire, hanno mandato al ballottaggio il nemico giurato di Renzi negli ultimi tempi, Luigi De Magistris. Un bel montante in pieno volto per il Premier e il PD napoletano, che rischia il commissariamento dopo questa débacle, perchè De Magistris era in aperta guerra con Renzi dopo la questione Bagnoli, perchè non era appoggiato dal partito, perchè la rabbia sale ancora di più pensando che i napoletani abbiano votato l’uomo De Magistris, ignorando apertamente le critiche di Matteo Renzi e premiando l’operato dell’ex sindaco, semplicemente. Al ballottaggio con lui ci sarà ancora una volta Gianni Lettieri, che punta ad essere il sindaco della gente, almeno a quanto dice.

Intanto De Magistris gongola “Credo non si sia mai verificato nella storia del nostro Paese che al primo turno il sindaco uscente, senza soldi, avendo contro il governo nazionale, avendo contro una campagna di informazione, avendo contro i principali partiti del nostro Paese, avendo contro la camorra e una miriade di poteri forti, arriva primo e stacca di 20 punti il candidato che andrà al ballotaggio”. Come dargli torto? E se questo risultato non è utile a tastare il polso del Paese non sappiano davvero quale possa essere il metro di paragone per la salute dell’esecutivo. Ma tanto il voto referendario sulla riforma è a novembre, per quell’epoca gli italiani si saranno già dimenticati delle amministrative. [ads2]