3 Aprile 2015 - 13:25

Amy, il documentario sulla Winehouse

Amy Winehouse

Dal semplice titolo Amy, il documentario sulla vita dell’artista inglese soul più famosa al mondo uscirà questa estate. Il trailer è già online!

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Amy, un pugno nello stomaco, una voce più bella della bellezza che i suoi occhi ammiravano davanti allo specchio. Amy, la vedremo altrove, al cinema dopo Kurt Kobain, artisti che la vita l’hanno presa a morsi fino a venirne, a loro volta, masticati. Si raccontano, questa volta, dinnanzi a un pubblico nostalgico, lì per contemplare la loro disgrazia in silenzio e con gli occhi lucidi.

La Winehouse ha raggiunto la fama internazionale grazie alle hit del suo secondo album, Back to Black, vincitore di cinque Grammy Awards e con più di 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Ma insieme alla fama e al successo la Amy ha dovuto lottare strenuamente anche contro dipendenza di droghe e alcool fino alla sua morte, avvenuta il 23 luglio 2011 alla giovane età di 27 anni.

E allora è di nuovo un Back to Black, un ritorno al lutto, senza rimpianti, con la testa alta e le lacrime prosciugate, così, come avrebbe cantato lei. Una romantica insicura, una donna dai capelli strani, spettinati, perché si sa che le cose belle della vita sono quelle che ti spettinano, quelle che ti colpiscono come una voce black che fuoriesce da un corpo esile e malato, come tutte quelle cose che Amy ci ha regalato. Senza aspettare, avendo un solo obbiettivo, quello della musica, ispirandosi e ispirando con impegno e non poca attenzione. Senza aspettare di fare una cazzata, un figlio, un tatuaggio, due tette nuove, sputtanandosi per amore, droga e vino. Amy ha voluto prendere quello che era suo per nascita o destino, con la mancata consapevolezza dell’essere giovane, e di non essere invincibile.

Ora, in tanti saranno pronti a esclamare che certe sperticate lodi si attribuiscono ai musicisti soltanto quando scompaiono, e no, signori miei, in questo caso state sbagliando: l’artista inglese è stata uno dei pochi fenomeni nel panorama musicale contemporaneo a raccogliere plausi unanimi già in vita, e in maniera assolutamente trasversale.

Nonostante ciò, Amy entra a far parte del “Club dei 27” insieme a Jim Morrison, Jimi Hendrix, Brian JonesJanis Joplin, Kurt Kobain. E come Kurt ha disseminato nelle proprie composizioni (ma anche nei propri comportamenti) una serie di evidenti richieste d’aiuto, che nessuno è riuscito a raccogliere in maniera convinta. Prendete “Rehab“, nella quale dichiarò apertamente al mondo la propria ferma intenzione a non volersi sottoporre ad alcun tipo di cura disintossicante, e iniziate da lì a direno no no, non c’ero, o forse io volevo vederla così, e amarla sopratutto da mito, che da donna.

Il documentario diretto da Asif Kapadia, si focalizzerà sulla vita della cantautrice soul inglese e sulla sua carriera, mostrando anche filmati inediti e brani rimasti a oggi ancora inascoltati.

Amy uscirà nel Regno Unito il prossimo 3 luglio, a meno di un mese di distanza dall’anniversario della morte della cantante.

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