28 Dicembre 2015 - 13:31

Anonymous combatte il terrorismo

ANONYMOUS terrorismo

Anonymous aveva già giurato guerra al terrorismo dopo i fatti di Parigi: adesso pare che tra le loro mosse ci sia molto più di quanto non abbiano saputo fare i governi dello scenario politico. Nella scacchiera internazionale, Anonymous è forse la difesa che non ci aspettavamo

AGGIORNAMENTO 17:15 – 31/12/2015

Anonymous ha pubblicato il suo video, come promesso. Eccone il Tweet:

 

[ads1] La notizia sta rimbalzando su tutti i giornali: TGCOM, il Mirror, l’AGI per citarne alcuni. Secondo quanto si comunica, sembra che Anonymous abbia sventato un attacco terroristico in Italia e che l’abbia comunicato attraverso un Tweet del profilo @OpParisOfficial; tuttavia il condizionale è d’obbligo perché nonostante il gran numero di fonti che riporta la notizia, il tweet a cui ci si riferisce è sparito dalla rete, per cui negli articoli è replicato o uno screen o un link che porta a niente; il motivo per cui sarebbe stato tolto, virgolettato, è riportato da molte fonti e pare che sia “per evitare panico generale” ma che “ci sarà poi un comunicato video ad operazione compiuta”.

La delicatezza della materia impone un atteggiamento critico: se il tweet che ha scatenato la notizia parlava di un attacco sventato, lasciando intendere che l’operazione fosse già conclusa, perché ora si dà ad intendere che il comunicato giungerà alla conclusione dell’operazione?
Nel frattempo, gli attivisti della rete (il neologismo inglese suona meglio: Hacktivist) specificano che un obiettivo è stato bloccato e richiedono di mettere da parte la curiosità, e di restare collegati:

e, pochi minuti fa, addirittura il tono si fa perentorio perchè “siamo in un punto delicato“.

Per come la stanno giostrando, c’è tutto l’interesse di Anonymous ad apparire in maniera lampante e fragorosa sullo scenario politico di questa nuova guerra e per chi scrive è quasi ovvio che stiano cercando – riuscendoci a modo loro – di ottenere un peso e una dignità pari a tutte le altre pedine della scena internazionale:  d’altrocanto già Times nel 2012 aveva inserito Anonymous tra i 100 personaggi più influenti al mondo.

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La simbologia del “busto senza capo” rappresenta l’organizzazione senza leader e l’anonimato. – Fonte: Wikipedia

In realtà, siamo così avanti nel futuro che siamo pronti ad avere anche nella realtà dei supereroi invisibili, anzi Anonymous, paladini mascherati che possano combattere non visti un nemico che non gli è secondo in quanto mimesi e integrazione (insospettabilità) sociale.

Una cosa certa è che con un tweet fissato al profilo, gli Anonimi dicono di tenere sotto controllo le comunicazioni dell’ISIS mentre in un altro Tweet scrivono che si lavora perchè siano oscurate migliaia di account Twitter di terroristi a cura della loro “malattia mentale” (testualmente, Anonymous) – il che è abbastanza credibile, se pensiamo a tutte le bravate che li hanno resi noti.
Cercando in internet, si può trovare qualche intervista agli Hacktivist: qui una in italiano, qui un’altra in inglese.

Se ancora non sai chi è Anonymous e hai tre minuti, ti consiglio questo video:

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