17 Ottobre 2017 - 16:48

Ascoltare la musica: sempre più italiani usano lo streaming

musica

Nell’intero mercato mondiale, il 45% degli utenti ascolta la musica online sfruttando le piattaforme di streaming legale o YouTube

La digitalizzazione non ha escluso alcuni autentici colpi di scena: sono infatti tantissimi i settori ludici o meno, investiti da quella che può essere considerata come una vera e propria rivoluzione.

Fra i tanti comparti del divertimento e dello svago in questa lista, troviamo anche la musica. Questo perché, oggi, ascoltare i pezzi musicali è un’operazione che avviene sempre più spesso online. E parliamo ovviamente del fenomeno dello streaming legale, sia esso tramite piattaforme specifiche o web radio di ogni sorta o tipologia.

Ma questa rivoluzione non si è limitata a toccare esclusivamente le modalità di fruizione, ma anche l’essenza stessa della musica. Non sono pochi, infatti, i produttori discografici e gli artisti che pubblicano e vendono le proprie creazioni solo tramite la rete Internet. Ed è del tutto fisiologico che sia così: essendosi il mercato spostatosi su questi luoghi digitali, gli introiti derivanti dalla vendita online diventano una fetta davvero importante. Ascoltare la musica? sempre più italiani usano lo streaming.

Ascoltare la musica: in Italia la tendenza è lo streaming

Se consideriamo l’intero mercato mondiale, emerge che il 45% degli utenti ascolta la musica online sfruttando le piattaforme di streaming legale o YouTube. Questo è quanto emerso da una indagine condotta da Ipsos Connect, secondo la quale è l’Italia ad apparire come una delle nazioni più interessate alla suddetta modalità. Nel nostro Paese, infatti, la percentuale sale addirittura all’85%: questo se analizziamo esclusivamente la fascia di utenti compresa fra i 13 e i 15 anni. Se invece consideriamo i consumatori abituali di musica, il 98% di loro acquista i pezzi musicali con la licenza. L’86% degli utenti, invece, utilizza quotidianamente le piattaforme di streaming video presenti sul web.

Infine, il 46% sfrutta esclusivamente i servizi di trasmissione audio online. Questo trend fa emergere un altro dato interessante: oggi il vero mercato della musica si muove su Internet. Anche alla luce del fatto che il suddetto è aumentato del +37% rispetto allo scorso anno. Altrettanto importante il dato relativo al binomio musica-smartphone: sempre più ragazzi ascoltano la musica in modalità streaming sui telefoni di ultima generazione. Basta infatti possedere una buona connessione mobile come ad esempio quella offerta da Kena Mobile, e non c’è più necessità di scaricare giga di musica sul telefono che lo rallentano e ne ingombrano la memoria. Non sorprende quindi che la maggior parte delle persone preferisca questo tipo di servizio.

Musica in streaming: quali sono i principali servizi?

La rete pullula di servizi e di piattaforme per lo streaming musicale. E dato che spesso questo fattore è legato all’utilizzo dello smartphone, cominciamo proprio da Apple Music: un servizio a pagamento che ospita un database di circa 40 milioni di pezzi musicali, e che funziona tramite iTunes. Il principale concorrente è ovviamente Google Play Music: anche in questo caso la playlist vanta un database di 30 milioni di canzoni. E un’interfaccia molto usabile e anche gradevole esteticamente. Il terzo servizio di streaming audio è Tidal: come sempre a pagamento, questa piattaforma è specializzata nella musica hip hop (per un totale di 46 milioni di pezzi). Altri servizi streaming sono Deezer, SoundCloud, TimMusic, Pandora e Amazon Music Unlimited: Pandora, però, non è ancora disponibile nel nostro Paese.

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