16 Ottobre 2017 - 13:45

Austria, alle elezioni per il Nationalrat vince la destra

nationalrat austria

Si è votato ieri in Austria per il Nationalrat, la camera del Parlamento con più poteri legislativi. I cristiano popolari sono primo partito, seguiti subito dai socialdemocratici. Con tutta probabilità Sebastian Kurz, spesso definito neonazista, sarà cancelliere

Si sono svolte le elezioni per il Nationalrat in Austria, la camera bassa del parlamento (ma quella con più poteri legislativi). C’è da aspettare i risultati definitivi (manca ancora il voto postale) ma sono già chiari i rapporti di forza in parlamento. I cristiano sociali del ÖVP (Österreichische Volkspartei, Partito Popolare Austriaco) hanno la maggioranza relativa con il 31%. Al secondo posto è testa a testa tra i socialdemocratici del SPÖ (al 27%), il partito del cancelliere uscente Kern, e l’estrema destra del FPÖ (26%).

Sembra pertanto quasi sicuro un governo di colazione tra ÖVP e FPÖ. Un governo certamente di destra, ma più nazionalista e anti-immigrazione di quanto si potrebbe pensare guardando ai cristiano sociali. Il candidato e probabile cancelliere ÖVP è Sebastian Kurz, 31enne già Ministro degli Esteri, famoso per le sue idee molto più a destra del partito. Si è fatto conoscere per aver alimentato un’immagine eccentrica di sé, e per le sue posizioni anti-islamiche e anti-immigrazione. Negli anni, dunque, i cristiano sociali si sono avvicinati alle istanze più nazionaliste presenti nella società austriaca, aumentando il potere della destra del partito. FPÖ è invece il partito “tradizionale” dell’ultradestra austriaca e incentra da anni la sua propaganda sulla questione migranti. Proprio su questo tema si è verificato un forte avvicinamento già negli scorsi mesi tra i due partiti che formeranno il governo.

La questione migranti è effettivamente molto sentita in Austria. È uno dei paesi in cui sono state presentate più richieste di asilo e l’8% della popolazione è musulmana. L’opinione pubblica mostra idee xenofobe, che ha alimentato i partiti di destra, e anche i partiti di tradizione popolare si sono adeguati al crescente populismo.

Un risultato in controtendenza rispetto alle elezioni presidenziali. Al ballotaggio infatti Van der Bellen (indipendente poi sostenuto dai Verdi) aveva vinto contro il candidato FPÖ Norbert Hofer.

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