16 Maggio 2017 - 16:12

Berlusconi, la Cassazione respinge il ricorso per la riduzione dell’assegno

Berlusconi

La storica sentenza della Cassazione in merito all’assegno divorzile non può essere applicata anche al caso di Berlusconi, che vede respinto il suo ricorso

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La legge è uguale per tutti? A quanto pare no. Nonostante normative, sentenze e decreti di ogni genere, ogni caso ha le sue variabili, e i giudici chiamati a dirimere devono decidere in base ai soggetti protagonisti e ai fatti che li riguardano. Ma forse, quando ha presentato il suo ricorso, dopo la storica sentenza della Cassazione che aboliva il tenore di vita dai criteri per il mantenimento dell’ex coniuge, Silvio Berlusconi credeva che anche lui rientrasse tra i fortunati che potevano risparmiare qualcosina sull’assegno mensile…e invece!

Secondo la Corte di Cassazione l’ex Cavaliere, nonostante versi una cifra oltremodo faraonica alla moglie Veronica Lario, non potrà rientrare comunque tra i privilegiati che vedranno ridursi l’assegno mensile. Secondo la Suprema Corte la disparità di reddito tra Berlusconi e la sua ex moglie sarebbe sì rilevante da necessitare la permanenza del dovere di assistenza ne confronti del coniuge.

Va anche detto che Veronica Lario è solo separata dal marito e non ufficialmente divorziata quindi, la separazione “non elide la permanenza del vincolo coniugale” e mantiene il dovere di garanzia del tenore di vita matrimoniale. Tutt’altra faccenda sarebbe se Berlusconi e la Lario fossero divorziati, perchè in quel caso cesserebbero i doveri di solidarietà coniugale.

Quindi, signori uomini, ricordate: se non volete continuare a pagare, divorziate! Altrimenti, secondo quanto dice la Cassazione avrete ancora “il dovere di garantire al partner separato lo stesso tenore di vita del matrimonio”.

Dunque, in sintesi, il criterio del mantenimento del tenore di vita non si applica ai procedimenti di separazione, a questo punto divorziate, conviene.

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