10 Febbraio 2016 - 11:00

Brasile, Argentina e Paraguay: viaggio ai confini di tre Stati

L’incontro di tre terre, Brasile, Argentina e Paraguay, vissuto in prima persona ha suscitato in me un caleidoscopio di emozioni difficile da descrivere

[ads1] Brasile, Argentina e Paraguay – Il viaggio di Mario Rinaldi per A ZONzo

Brasile, Argentina e ParaguaiRaccontare un viaggio è molto diverso dal viverlo in modo diretto, stando a contatto con tutta la realtà che scandisce i diversi momenti che lo caratterizzano. Tuttavia, indossando l’abito del narratore, proverò a far immergere il lettore di questo racconto nell’ultima splendida avventura che ho vissuto di recente in Brasile, tra cultura, natura, tradizioni, storia e stili di vita accompagnati da un coinvolgente fascino sudamericano. Sono stati 20 giorni intensi, cominciati con la partenza da Roma e l’arrivo, come prima tappa, a Rio de Janeiro.

Brasile-Argentina-Paraguai-028Ero in compagnia di due amici, anch’essi amanti di viaggi e di nuove esperienze. Considerata l’imminente partenza per Salvador de Bahia il giorno successivo al nostro arrivo in terra Carioca, abbiamo deciso di sfruttare quelle ore che ci separavano da un nuovo decollo, per andare alla scoperta di alcune famose meraviglie di questa caotica quanto affascinante metropoli del Brasile.

Per rendere più agevole il nostro tour abbiamo ingaggiato un tassista locale che ci ha accompagnato per l’intera giornata.

Brasile, Argentina e ParaguaiLa prima fermata è stata al noto “Pan di Sucre”, formato da incantevoli rilievi montuosi con spettacolari viste panoramiche e paesaggi mozzafiato che si estendevano lungo le baie delle più popolari spiagge brasiliane tra cui Copacabana e Ipanema. Per giungere sulla vetta più alta abbiamo utilizzato le funicolari ammirando anche la storia (vista attraverso immagini e scritti di epoche antecedenti) all’interno di stanze adibite a musei appositamente allestiti con statue e oggetti di antiquariato (la prima funicolare, i loro inventori, foto dei primi visitatori).

Brasile, Argentina e ParaguaiLa seconda tappa è stata quella al simbolo per eccellenza di Rio de Janeiro, il “Cristo Redentore”, che si erge con sublime maestosità sulla collina del Corcovado e non sto qui a raccontarvi la spettacolarità nel vedere questa meraviglia dal vivo. Ho provato le stesse emozioni quando ho visto da vicino la Statua della Libertà a New York. Imponenti opere artistiche e architettoniche che racchiudono un significato di storia e tradizioni locali, che nel caso del “Cristo Redentore” si manifesta anche attraverso una forte spiritualità, sinonimo di una intensa fede cristiano-cattolica. Luoghi come questi dovrebbero essere frequentati solo ed esclusivamente come mete di meditazione spirituale, ma ahimè, diventano richiamo di attrazione turistica dove ciascuno di noi è concentrato a immortalare la sua presenza in quel posto. Andrebbe bene anche questo aspetto, ma ci vorrebbe una maggior forma di rispetto, che quasi sempre, purtroppo, sconfina in forme di eccessiva speculazione economica come fonte di business. Ricordatevi, dunque, caso mai doveste trovarvi in visita al “Cristo Redentore”, di svestire per un attimo i panni del turista per lasciare spazio anche a un’intima preghiera.

Brasile, Argentina e ParaguaiIl viaggio è poi proseguito a Salvador de Bahia. Da qui è iniziata una vera e propria full immersion, fatta di escursioni, visite guidate, passeggiate alla scoperta di curiosità per vivere e comprendere al meglio la cultura locale. Con i tour operator dell’hotel in cui abbiamo alloggiato, sono state organizzate tre escursioni.

La prima tappa è stata nella zona coloniale della capitale dello Stato Federato di Bahia.

E’ stato affascinante mescolarsi alla popolazione locale, immersa in una cornice di case colorate, vestiti Brasile-Argentina-Paraguai-035pittoreschi con le donne Bahiane raccolte nei loro abiti tradizionali, una miscela di razze, culture, religioni, forme e colori diversi, ma tutti uniti da una coinvolgente vitalità.

Si sentiva a pelle l’energia positiva che questa gente riusciva a trasmettere attraverso un sorriso, uno sguardo o un semplice gesto. Persone spontanee, a volte ingenue, che però riescono, attraverso un forte senso di appartenenza, a preservare le loro tradizioni e la loro storia nonostante il trascorrere del tempo. Nel centro storico, dove è situata la Chiesa di Nostra Signora di Bonfim e altri luoghi di interesse, il tempo sembra proprio essersi fermato. Ci si imbatte in bande musicali formate da giovani e meno giovani, che scandendo il ritmo con tamburi e altri strumenti artigianali, intonano musiche tipiche locali e armoniosi balli latino-americani. Un vero incanto.

Brasile, Argentina e ParaguaiLa seconda tappa che abbiamo visitato è stata una località che si chiama Praia do Forte, conosciuta per la riserva naturale dove sono custodite le tartarughe giganti.

Anche questa è stata una bella escursione, durante la quale abbiamo messo per la prima volta piede nell’oceano, facendo il primo bagno della vacanza, godendoci il sole in riva al mare su una incantevole spiaggia.

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Le “fatiche” sono poi continuate con la terza tappa (sveglia alle 5 del mattino per due giorni consecutivi), a Morro de Sao Paulo, località paragonabile (con le doverose attenzioni) alla nostra Capri. Sarebbe proprio il caso di dire, un’isola felice, raggiungibile attraverso catamarani o aerei interni, dove regna una pace surreale, senza la presenza di mezzi (auto, pullman, treni ecc). Appena si mette piede su quest’isola si ha l’impressione di una gran confusione con un via vai di gente che brulica come in un formicolaio ricco di movimento e trambustanti attività.

Brasile-Argentina-Paraguai-022Una fenomenale curiosità, che io definirei una splendida “genialata”, è rappresentata dalle “carriole taxi” (così le ho battezzate) condotte da giovani del posto che attendono i turisti al molo per scortarli sino all’hotel di destinazione trascinando con loro queste carriole cariche di bagagli. Per non parlare dei trasporti di cose più pesanti, quali elettrodomestici, mobili o altro. Il tutto avviene attraverso la costruzione di mezzi rudimentali sui quali vengono montate ruote fatiscenti che fungono da apparecchi di trasporto.

A Morro, forse, ci sono le spiagge più belle della costa brasiliana, dove si assiste alla presenza di una scogliera che cade a picco sul mare con tutte le sue intercapedini tale da renderla tanto irregolare nella forma quanto sublime nell’icona panoramica.

Brasile-Argentina-Paraguai-030Caratteristiche anche le case con vista mare e i ristoranti che si susseguono uno dopo l’altro, lungo tutta la scogliera, dove, oltre a gustare pesce fresco e aragosta, si può stare anche rilassati ad ascoltare gruppi musicali locali che si esibiscono a ritmo di samba. Una meraviglia. Come meraviglioso è anche il centro commerciale di questa località, organizzato in modo ordinato e accogliente con locali, bar, negozi di souvenir, che creano un’atmosfera calda e coinvolgente in un susseguirsi di indescrivili emozioni. Ma purtroppo, come tutte le cose belle, anche questa nostra avventura in questo luogo è durata troppo poco e già nel pomeriggio ci siamo dovuti allontanare da questo paradiso terrestre a meno che non si voleva restare immersi in questo splendido scenario con l’incognita del ritorno a “casa”.

Brasile-Argentina-Paraguai-004Dopo le cinque notti trascorse a Salvador de Bahia, dove abbiamo conosciuto anche simpatici gruppi di turisti argentini coi quali manteniamo ancora i contatti, ci siamo trasferiti a Foz do Iguazù. E qui mi corre l’obbligo di sottolineare, come si sul dire, che si è fermato l’orologio.

L’incontro di tre terre, Brasile, Argentina e Paraguay, vissuto in prima persona ha suscitato in me un caleidoscopio di emozioni che davvero faccio fatica a descrivere. A caratteri cubitali mi viene di riportare questa espressione: ESPERIENZA UNICA, IRRIPETIBILE E RICCA DI EMOZIONI.

Brasile-Argentina-Paraguai-021Il tour, organizzato già dall’Italia, prevedeva la visita alle note cascate di Iguazù con tanto di guida al seguito. Con l’ennesima partenza alle 6 del mattino (sveglia alle 5 dopo aver preso il quinto aereo con 8 ore di viaggio tra voli e scalo per condurci a destinazione) abbiamo iniziato quello che io ho definito come il giorno più lungo.

Sul mio passaporto ci sono i visti di ingresso e uscita dall’Argentina. E già questo può bastare per dare un senso al mio viaggio. Un sogno, tra i tanti che ho nel cassetto, che si è realizzatoBrasile-Argentina-Paraguai-027Quello di mettere piede in Argentina, terra ricca di storia e tradizioni, legata per molti aspetti alla nostra Patria con i tanti emigrati italiani sbarcati lì nel dopoguerra per costruirsi una nuova vita dopo le sofferenze dei conflitti vissuti in casa propria. Ma anche terra di grandi uomini di sport. E qui apro una piccola parentesi sulla mia fede calcistica.

Ho messo piede nella terra del più forte, amato e odiato allo stesso tempo, giocatore di calcio di tutti i tempi: Diego Armando Maradona, con tutti i legami possibili e immaginabili tra Argentina a Napoli, fatti di intrecci sportivi, politici, geografici e di altra natura. Non nascondo e non mi vergogno ad affermare che una volta entrato nel territorio Argentino mi è scappata, anzi mi sono scappate tante lacrime che ho fatto fatica a trattenere. Anche perché è la terra del nostro Papa Francesco, di cui io porto con orgoglio il nome (Mario), se non erro il primo Papa Argentino della storia e il primo ad essersi chiamato Francesco. Insomma, in quel momento non ero in me, vivevo in un’altra dimensione, in un’estasi mistica come quella che si prova quando si raggiunge uno stadio di completa assuefazione e soddisfazione del proprio essere, del proprio io. Ringrazio Dio per avermi regalato questa immensa gioia, condivisa con gli amici di viaggio, che credo, hanno vissuto le mie stesse emozioni.

Brasile-Argentina-Paraguai-020Dopo aver attraversato il confine tra Brasile e Argentina e dopo aver osservato il ponte che divide i due Stati con i colori giallo-verde e bianco-azzurro, ci siamo recati sul ponte del fiume Paranà, dal quale abbiamo osservato a distanza le tre linee di confine tra Brasile, Argentina e Paraguay, delineate dall’installazione di tre piloni che portano i colori dei propri Stati. Successivamente abbiamo fatto il tour alle cascate, visitandole dal lato argentino (in modo diretto) e dal lato brasiliano (con vista molto più panoramica).

Abbiamo poi vissuto l’esperienza di avvicinarci con un collaudato gommone sotto una delle cascate, vivendo anche in questo caso, intense emozioni nell’ammirare la forza della natura con questa poderosa portata d’acqua che scendeva giù in modo inarrestabile e spaventoso. Durante il tour ci siamo imbattuti anche in incontri ravvicinati con la fauna del territorio, formata da iguane, uccelli tropicali, animaletti simili a procioni e molto altro. Intorno alle ore 17.30, dopo una lunghissima e irripetibile giornata scandita da tanti colpi di scena, è terminato il nostro tour alle cascate di Iguazù, altra meraviglia del creato.

Nelle ore successive, in una interminabile no stop, dopo una breve pausa con relativa doccia e rinfresco, insieme ad alcuni amici conosciuti sul posto abbiamo vissuto anche l’emozione di imbatterci nel territorio dello Stato del Paraguay, precisamente a Città dell’Est. Una graziosa cittadina con gente tranquilla, dove il tempo era scandito dal frenetico ritmo del traffico quotidiano dei lavoratori che attraversavano la frontiera, andando da e verso il Brasile o l’Argentina per raggiungere il proprio posto di lavoro, o rientrando alle proprie abitazioni dallo stesso. Qui abbiamo visitato il Parco cittadino e il casinò, molto frequentato dagli abitanti del luogo.

Brasile-Argentina-Paraguai-036E, in ultimo, abbiamo trascorso una stupenda serata in un locale di Foz do Iguazù, dove abbiamo assistito a un tipico spettacolo Sudamericano, nel corso del quale si sono esibiti gruppi provenienti da diversi Stati, tra cui Argentina, Messico, Cile, Paraguay, Brasile, Uruguay, Colombia, Venezuela. Un incanto. Dopo questa indimenticabile e interminabile giornata, con tanta nostalgia nel cuore, abbiamo lasciato Foz do Iguazù per recarci di nuovo a Rio de Janeiro, dove abbiamo trascorso gli ultimi 9 giorni di vacanza.

A Rio de Janeiro, i primi 3 giorni, purtroppo, siamo stati accompagnati da pioggia e cattivo tempo che non ci ha permesso di frequentare la famosa spiaggia di Copacabana, ma di certo non ci ha limitato nelle escursioni in giro per la città.

Brasile-Argentina-Paraguai-048Ne abbiamo, dunque, approfittato per recarci a visitare lo stadio più conosciuto al mondo, il mitico Maracanà. Una volta entrati nella “pancia” di questo splendido impianto, un brivido ha iniziato a percorrere la schiena di noi tutti al solo pensiero che in quello stadio sono state giocate due finali Mondiali, di cui una, quella del 1950, che si rivelò una vera e propria tragedia Nazionale dopo la sconfitta in casa del Brasile contro l’Uruguay e l’ultima, nel 2014, che ha visto trionfare la Germania, dopo che in semifinale i tedeschi avevano scritto un’altra pagina buia per il calcio brasiliano con una vera e propria umiliazione storica segnata dall’incredibile risultato di 7-1 a favore degli ospiti. Mettere piede sugli spalti e sull’erba del Maracanà è stato qualcosa di indescrivibile. Per non parlare dell’emozione provata nel tirare calci di rigore sotto una delle curve di questo monumento del calcio, dove le tifoserie del Flamengo e della Fluminense, ogni anno danno vita al derby brasiliano più sentito, il famigerato FLA-FLU.

Brasile-Argentina-Paraguai-034Dopo aver scattato foto a go-go e filmati dai telefonini per mantenere vivo il ricordo di quest’altra spettacolare avventura, e dopo 3 giorni di pioggia ininterrotta, abbiamo finalmente messo piede sull’arena di Copacabana.

Inutile raccontarvi le meraviglie dei perfetti fondoschiena di belle donne brasiliane che mettevano in bella mostra le loro grazie con una disarmante disinvoltura tale da rendere inermi tutti gli uomini che le osservavano con la bava che scendeva dalla bocca. Le serate, invece, erano scandite da uscite tra i quartieri di Lapa, simile alla classica via Roma di Salerno, con una moltitudine di locali e discoteche di tutti i gusti e per tutte le età, tra divertimento e assaggi di pietanze tipiche locali.

Il giorno prima della partenza dal Brasile abbiamo fatto l’ultima escursione, a Buzios, località al Nord di Rio de Janeiro. 3 ore di autobus prima di giungere in prossimità di un molo dal quale partivano le barche per condurre i turisti ad ammirare le meraviglie di questo posto favoloso. L’atmosfera che si respirava era tipica di uno scenario caraibico con musiche, balli e canti che facevano da cornice a un’ambientazione bucolica. Da immaginare, poi, la scena con tutti i visitatori che restano a bocca aperta alla vista, a distanza ravvicinata, di un branco di delfini che giocavano armoniosamente tra loro nello specchio d’acqua oceanica, quasi a mostrare la gioia verso chi li stava osservando in quel momento.

Ed è qui che si è concluso il nostro viaggio, col ritorno in serata in albergo e l’ultima uscita tra i locali di Rio de Janeiro, incantevole metropoli del Brasile caratterizzata da un caos ordinato, pieno di vita e di speranza, per molti abitanti, di migliorare le proprie condizioni di vita. È proprio quello che si aspettano tutti i brasiliani, in attesa dei prossimi Giochi Olimpici, nell’agosto del 2016, che segneranno un altro momento storico per un Paese in forte espansione economica, che tuttavia preserva con cura le proprie origini di Paese Sudamericano, con la sua storia, la sua cultura, le sue sublimi tradizioni. Sono d’accordo con l’amico Vincenzo Celentano del quale ho letto il racconto di un suo viaggio. Un viaggio è diverso da una vacanza. Grazie per aver dedicato del Vostro tempo alla lettura di questo racconto.

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