28 Settembre 2015 - 00:01

Brigitte Bardot, profilo di una Diva

Nell’anniversario della sua nascita, ripercorriamo la storia emozionante di una delle attrici più affascinanti della storia del cinema, Brigitte Bardot

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Sorriso brillante, occhi intensi, bellezza eterea. Brigitte Bardot è universalmente considerata un’icona del cinema dal fascino immortale. Negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, ha incantato e affascinato intere generazioni con la sua grazia e la sua eleganza, diventata da subito un modello di stile e di comportamento.

Artista eclettica, B.B. (così viene soprannominata) ha collezionato, durante la sua lunga carriera, notevoli successi non soltanto nel mondo del cinema, ma anche nella moda e nella musica: a partire dal 1962, infatti, Brigitte Bardot inizia la carriera di cantante, pubblicando svariati singoli e album. Nel 1967 collabora con Serge Gainsbourg, il quale scrive per lei alcune canzoni, comprese Bonnie and Clyde, Comic Strip e Je t’aime…moi non plus. Quest’ultimo brano viene scritto da Gainsbourg in una notte assieme a Bonnie and Clyde, per esaudire la richiesta della Bardot che voleva “la più bella canzone d’amore” che lui potesse immaginare. La canzone viene registrata dai due nell’inverno del 1967, durante la loro breve relazione, e trasmessa solamente una volta da radio Europe 1 suscitando scandalo.

Nata a Parigi il 28 settembre 1934, Brigitte Anne Marie Bardot dopo aver posato giovanissima per svariate copertine di riviste di moda, comincia nel 1952 a fare cinema, grazie soprattutto alla sua straordinaria bellezza e sensualità. In poco tempo diventa una delle poche attrici europee ad attirare l’attenzione dei mass media negli Stati Uniti, suscitando non poco scalpore e scandalo per le sue apparizioni pubbliche in bikini e in topless. La moda eccentrica diviene il suo marchio di fabbrica, e le passerelle dei festival più patinati e rinomati, come Cannes, la trasformano in una vera Diva.

Insieme a Marilyn Monroe è la più fotografata e la più seguita dai mass media, sia in Europa che in America: è proprio in questo periodo, gli anni ’60, che le viene attribuito il titolo di icona sexy, prototipo di una femminilità unica e misteriosa, e di una eleganza senza tempo.

I suoi primi film sono per lo più storie romantiche poco impegnate, ma dopo l’incontro con il regista francese Roger Vadim, inizia ad interpretare ruoli più impegnativi e drammatici, ottenendo un grande successo internazionale: con Roger Vadim, la bella attrice francese inizia una relazione sentimentale, a cui segue il matrimonio nel 1952; dopo pochi anni si separa dal regista, per intraprendere nel 1956 una relazione con l’attore Jean-Louis Trintignant, ma dopo appena un anno, nel 1957, i due si lasceranno e la Bardot divorzierà anche dal marito Vadim.

Tra i suoi principali film si ricordano:

Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)

Versailles (Si Versailles m’était conté), regia di Sacha Guitry (1954)

La sposa troppo bella (La mariée est trop belle), regia di Pierre-Gaspard Huit (1956)

Elena di Troia (Helen of Troy), regia di Robert Wise (1956)

Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)

Piace a troppi (Et Dieu… créa la femme), regia di Roger Vadim (1956)

Femmina (La Femme et le pantin), regia di Julien Duvivier (1959)

Sexy Girl (Voulez vous danser avec moi?), regia di Michel Boisrond (1959)

La verità (La verité), regia di Henri-Georges Clouzot (1960)

A briglia sciolta (La Bride sur le cou), regia di Roger Vadim (1961)

Amori celebri (Amours célèbres), regia di Michel Boisrond (1961)

Vita privata (Vie privée), regia di Louis Malle (1961)

Erasmo il lentigginoso (Dear Brigitte), regia di Henry Koster (1965)

Una scena del film La verité (La verità)

Viva Maria!, regia di Louis Malle (1965)

Tre passi nel delirio (Histoires extraordinaires), regia di Federico Fellini, Louis Malle e Roger Vadim (1968)

Nel 1961 Brigitte Bardot vince il David di Donatello come Miglior attrice straniera per il film La verità.

Oggi la “Regina” di Francia nonostante l’età (81), conserva quello stile impeccabile e quel fascino intramontabile che la contraddistinguono da sempre: la Bardot degli anni duemila è una donna molto impegnata come attivista per i diritti degli animali.