28 Aprile 2016 - 15:52

Cancro sempre più curabile, 7 persone su 10 sopravvivono

cancro

Presentato al Senato il report dello Stato dell’Oncologia in Italia curato dall’Aiom. Il Cancro diventa sempre più curabile

[ads1]Una volta il cancro era una malattia incurabile, oggi diventa sempre di più un male curabile. . A testimoniarlo sono gli oltre tre milioni di persone (il 4,9% della popolazione) che ci convivono e i due milioni che l’hanno lasciata alle spalle. A sconfiggerla sono in sette su dieci. Eppure, nonostante i progressi, c’è ancora tanto da fare, come spiega il report Lo stato dell’oncologia in Italia che, curato dall’Aiom, e presentato al Senato con la partecipazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Nel rapporto  vengono riportate le Fonti e la Metodologia dei dati presentati.  Le principali  sono rappresentate dai Registri tumori di popolazione, che rappresentano un importante strumento per il monitoraggio della patologia oncologica.
In Italia esistono Registri attivi in aree locali e l’attività di registrazione dei tumori si è sviluppata a partire dalla fine degli anni ’70, attraverso la nascita di iniziative che hanno coinvolto la popolazione di aree amministrative di varia dimensione (da quella comunale a quella regionale).
La rete di Registri tumori italiani riuniti nell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), comprende 43 Registri tumori generali (che raccolgono informazioni su tutti i tumori) e 5 Registri tumori specializzati (per fasce d’età o per specifico tumore, sempre riguardanti un’intera popolazione) e condivide un archivio centralizzato.cancro
Nel complesso oltre 32 milioni di italiani, pari ad oltre il 53% della popolazione residente totale, vivono in aree dove è presente un Registro tumori di popolazione; la rete italiana dei Registri, in continua espansione, sorveglia attualmente una popolazione tra le più ampie in Europa.
Nel 2015 i dati sull’incidenza sui tumori è stata questa: 363.000 nuovi casi stimati per il 2015 di cui 194.000 negli uomini e 169.000 nelle donne, con circa 1.000 nuove diagnosi di tumore diagnosticati al giorno in Italia.
I tumori più frequentemente diagnosticati sono per gli Uomini: Polmone (26%), Colon Retto (10%), Prostata (8), Fegato (7%), Stomaco (6%); per le Donne invece:  Mammella (29%) Colon-retto (13%) Polmone (6%) Tiroide (5%) Utero corpo (5%).
 Per la mortalità, i dati ISTAT 2012 riportano 177.351 decessi per tumore (99.792 negli uomini e 77.559 nelle donne) rappresentando la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari.
I dati di mortalità confermano l’andamento in riduzione della mortalità nei due sessi: l’andamento temporale nel periodo 1999-2010 proiettato al 2015 evidenzia un calo di mortalità dell’1%/anno. Questo risultato dimostra come sia efficace l’azione del Sistema Sanitario Nazionale grazie ad una strategia combinata d’interventi di prevenzione primaria (che riducono l’esposizione ai fattori oncologici e quindi il numero di nuovi ammalati), d’interventi di prevenzione secondaria (con un’anticipazione della diagnosi in fase più efficacemente aggredibile dai trattamenti) e di terapie più efficaci e più estesamente accessibili.
 La sopravvivenza a 5 anni è aumentata in Italia dal 1990- 92 al 2005-2007: negli uomini del 18% (dal 39% al 57%) e nelle donne del 10% (dal 53% al 63%), venendo così ad essere una delle più alte in Europa.
Altro importante dato è quello relativo alla prevalenza. La prevalenza dei tumori indica il numero di persone che, in un periodo e in una popolazione ben definita, sono viventi dopo una diagnosi di tumore, indipendentemente dal tempo trascorso dalla diagnosi. Il numero di queste persone dipende sia dalla frequenza della malattia (incidenza) che dalla prognosi (sopravvivenza). Inoltre, poiché l’invecchiamento della popolazione è accompagnato dall’aumento dell’incidenza dei tumori, anche questo fattore influenzerà fortemente la prevalenza.
Nel 2006 erano poco più di due milioni i casi prevalenti in Italia; nel 2010 erano oltre 2 milioni e mezzo (= 4,4% della popolazione italiana): il 35% con età uguale o superiore a 75 anni, il 39% con età tra 60 e 74 anni, il 26% con età inferiore a 60 anni. Il numero di prevalenti aumenta del 3% l’anno e la proiezione al 2015 permette di stimare circa 3 milioni di casi prevalenti (= 4,9% della popolazione italiana) con un incremento del 17% rispetto al 2010.
Nel 2015 è stato introdotto inoltre il concetto di “persone guarite”. Utilizzando modelli matematici e statistici, i colleghi di AIRTUM hanno fornito il numero di persone guarite, cioè delle persone che, con una pregressa diagnosi di tumore, hanno raggiunto una attesa di vita paragonabile a quella delle persone non affette da tumore perché avevano avuto una diagnosi di tumore da un numero di anni tale da rendere trascurabile e clinicamente irrilevante il loro rischio di morire per quel tumore rispetto a quello della popolazione generale della stessa età e dello stesso sesso. Nel 2010, le persone guarite rappresentavano un terzo di tutti i prevalenti (= 1,2% della popolazione italiana). [ads2]