3 Luglio 2016 - 20:05

Cannabis legale, il 25 luglio approderà in aula la proposta di legge

legalizzazione

Cannabis legale, il 25 luglio approderà in aula la proposta di legge che andrebbe a legalizzare la coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis

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Cannabis legale, la proposta di legge è pronta, e il 25 luglio finalmente troverà il suo spazio nel dibattito parlamentare. Secondo la legge 3235 –“Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati” – si regolano i limiti e i termini per la coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis, inserendo precisi parametri per le quantità e la prescrizione, segnando un’altro passo avanti nell’adeguamento al resto dei paesi europei, in cui questo tipo di normativa vige ormai da tempo.

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La proposta di legge per la legalizzazione della cannabis verrà discussa il 25 luglio

La discussione è fissata per il 25 luglio ma si tratta di una proposta di legge presentata un anno fa, su iniziativa del sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore del gruppo formato da 220 deputati di quasi tutte le formazioni politiche. Rendere la cannabis legale sarebbe un azzardo, ma la legge riuscirebbe a contrastarne lo spaccio illegale e a promuoverne un uso consapevole, come negli altri paesi. La coltivazione della cannabis, ad esempio, sarebbe solo per i maggiorenni, e unicamente per uso personale, entro precisi limiti. La vendita verrebbe regolamentata da un regime di monopolio simile a quello del tabacco, vietandone, però, la vendita a scopo di lucro. Restano però le sanzioni penali stabilite dal Codice della strada e i divieti di fumare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.

L’autocoltivazione della cannabis a scopo terapeutico, inoltre, grazie alle legge, verrebbe finalmente regolamentata, consentendo a chi ne ha reale necessità di procedere ad una produzione personale. Inoltre i proventi derivanti dalla legalizzazione della cannabis, secondo quanto prevede la proposta di legge, saranno destinati per il 5% al finanziamento del Fondo nazionale per la lotta alla droga per per informazione, prevenzione, riduzione del danno, riabilitazione. Mentre il rimanente andrà allo Stato attraverso un monopolio dedicato.

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