8 Luglio 2016 - 18:42

Capri, l’isola che non si scorda mai

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Oggi vi porterò nella splendida Isola di Capri, tra la magica storia che ha dato il nome all’isola e i fenomeni naturali che l’hanno resa celebre in tutto il mondo

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L’isola di Capri è fra i luoghi più pittoreschi e più visitati della Campania. La sua bellezza e la sua fama sono note da tempi lontani, quando gli antichi l’avevano legata ai miti di Ulisse e delle Sirene e ancora oggi attrae i numerosissimi visitatori che fanno dei suoi panorami mozzafiato la meta più ambita.

L’isola è di origine carsica, separata dalla terraferma da uno stretto, e presenta numerosi rilievi fra cui quello di Anacapri che ne è il principale. Il mare da cui emerge è particolarmente profondo, le coste sono aspre, frastagliate e ricchissime di grotte fra le quali la più famosa è la Grotta Azzurra, ma ciò che colpisce di più, a picco nel mare, sono i celebri faraglioni, piccoli isolotti rocciosi dalle forme più variegate, che sembrano emergere dalle acque azzurre e profonde puntati verso il cielo.

Il fenomeno del bradisismo, cioè il continuo alzarsi ed abbassarsi delle maree, presente anche nella Grotta Azzurra, fa sì che resti di epoca romana un tempo sulla terraferma, ora quasi del tutto sommersi, si possano vedere spuntare dall’acqua.

capriCapri per i Greci e per i Romani era l’isola delle capre, a questo si deve il suo nome. I Greci la colonizzarono e divenne un possedimento di Napoli, poi l’imperatore Augusto, in visita nell’isola, vide fiorire un ramo secco e fece di tutto per ottenerla da Napoli in cambio di Ischia. Anche l’imperatore Tiberio se ne innamorò e ne fece il suo rifugio costruendovi più ville, forse dodici, secondo gli autori latini; in realtà, a testimonianza della sua presenza, resta oggi la sua villa lussuosa dedicata a Giove, Villa Iovis appunto, un delizioso esilio volontario, da cui continuava a governare l’impero.

Alla fine dell’impero Capri non fu immune dall‘invasione di Vandali, e neppure più tardi da quella dei Saraceni che spinse gli abitanti, come accadde anche in altre città d’Italia, a rifugiarsi nel punto più alto del’isola tra la cittadella murata e il Castiglione, in un posto impenetrabile, difficilmente raggiungibile e con un’ottima vista sul mare, per individuare i nemici in arrivo.

L’isola passò poi sotto la dominazione Longobarda ed in seguito Normanna, finché con gli Angioini, che fondarono la grandiosa certosa di San Giacomo, non tornò all’antico splendore.

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La fama turistica di Capri iniziò alla metà dell’800, con la riscoperta dell’affascinante Grotta Azzurra; divenne così una meta immancabile nel Grand Tour di scrittori ed artisti di fama internazionale che descrissero gli effetti luminosi ed i giochi di luce cangianti all’interno della grotta.

Oggi l’architettura dell’isola mostra nelle tipiche abitazioni “a volta”, le tipologie costruttive utilizzate già dai romani e dai bizantini, legate alla particolare conformazione del terreno ed alla difficoltà di reperire legname ed acqua: ancora oggi infatti l’acqua è un bene alquanto raro e prezioso, perché l’isola non dispone di sorgenti proprie e viene rifornita d’acqua potabile con navi-cisterna provenienti dalla terraferma.

L’isola è composta da due comuni, ognuno con la propria amministrazione: Capri e Anacapri, e da sempre è nota la rivalità tra i rispettivi abitanti.

Passiamo alla parte più utile del nostro viaggio virtuale, vale a dire i consigli per il viaggiatore:

  • evitate acquisti in pieno centro se non siete milionari 😛 ;
  • fittate un motorino e girate così l’isola;
  • fate un giro ai Giardini di Augusto, per il meraviglioso panorama dei Faraglioni;
  • fate una gita in barca e visitate la Grotta Azzurra ( andare a Capri e non visitare la grotta è come andare a Roma e non vedere il Papa!!!);
  • passate una serata al famosissimo locale Anima e’ core, nel centro della mondanità, a Via Camerelle.

Cari, spero di esservi stata utile e di avervi incuriosito! Alla prossima!

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