1 Luglio 2016 - 21:37

Caso Yara, ergastolo a Bossetti

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Caso Yara: ergastolo a Bossetti. La sentenza è arrivata pochi minuti da dal tribunale di Bergamo. Questa è la prima notte da condannato per il muratore di Mapello

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Caso Yara: ergastolo a Bossetti. La sentenza è arrivata dopo le 20:15.

E’ stato lo stesso Bossetti a parlare, con un tentativo di autodifesa durato più di 40 minuti. L’obiettivo del muratore di Mapello era far leva sui sentimenti, specialmente di quelli dei giudici popolari, a cui si è rivolto dicendo di non essere un assassino e un violento, che la famiglia è la sua unica ragione di vita e che il dna, prova regina di questo processo, non è il suo, che qualcuno lo ha voluto incastrare.

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Massimo Bossetti condannato all’ergastolo

La sentenza è senza precedenti nella giurisdizione del nostro Paese, in quanto l’indagine si è svolta con una modalità insolita, senza una concreto canovaccio su cui basarsi, ma indagando a tappeto su un’intera popolazione, con solo il dna come punto di riferimento. Dna trovato sugli abiti della piccola Yara che, dopo indagini meticolose e prelievi di campioni sull’intera popolazione, è stato fondamentale per arrivare all’identificazione del famigerato IGNOTO 1.

Nessuno dei protagonisti di questa vicenda ha mai ammesso nulla. A partire da Ester Arzuffi, madre di Massimo Bossetti, che non ha mai ammesso di aver concepito i suoi figli fuori dal matrimonio,  per arrivare allo stesso muratore di Mapello, che è arrivato ad affermare di essere stato incastrato e che il suo dna sarebbe stato prelevato appositamente, e a sua insaputa, durante uno dei suoi frequenti episodi di epistassi, e poi depositato nei pressi del luogo del delitto, al solo scopo di incolparlo.

Alla luce di ciò, Massimo Bossetti ha sempre chiesto la ripetizione del test del dna, la prova regina del processo, ma la sua richiesta è caduta nel vuoto.

L’avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, si è detto sconsolato perché convinto dell’innocenza del suo assistito. Amareggiato si ma fiducioso, in quanto ritiene questo un processo esclusivamente indiziario, senza prove concrete. Bossetti è stato ricondotto nel carcere di Bergamo per la sua prima notte da condannato nel braccio speciale dei “protetti”, per evitare eventuali ripercussioni dei detenuti.. Intanto i suoi legali sono già pronti a fare appello.

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