12 Gennaio 2016 - 11:47

CES 2016, droni e non solo

Ces 2016

Las Vegas, non solo gioco d’azzardo, ma anche prenotazione di mille novità tecnologiche, tra cui innovativi droni di dimensioni e con potenzialità uniche

[ads1] I droni, ormai da tempo oggetti che appassionato chiunque, spopolano anche al CES 2016. Di novità succose ce ne sono diverse, alcune davvero incredibili.

Una delle più belle novità arriva direttamente da Kickstarter e si chiama Fleye. E’ tondeggiante, assomiglia ad un pallone da calcio, vola, ha una videocamera, e dovrebbe arrivare sul mercato a settembre.

Fleye vola grazie ad una sola elica, centrale, che da la propulsione dall’interno di una gabbia metallica protettiva. Non ha moltissimi sensori, e neppure chissà quali innovative funzionalità, bensì riesce a volare dinamicamente e con estrema maneggevolezza all’interno di ambienti domestici. Purtroppo il tempo di volo è assai limitato: 10 minuti soltanto, ma il progetto deve ancora essere rettificato e completato. Si prevede una videocamera da 5 Mpx, con sensore fino a 300 fps. Il prezzo non è dei più interessanti: 999 dollari.

Più classico, invece, è il Yuneec Typhoon H.
Typhoon è quello che potrebbe diventare il serio, unico, concorrente della famiglia DJI. Sei rotori, piedi d’appoggio per l’atterraggio retrattili, camera 4K da 12 Mpx, prezzo di 1.799 dollari. Entra in diretta competizione con l’Inspire One.

Al progetto concorre Intel, che offre la sua RealSense quale camera incorporata. Anche i sensori di prossimità, ad alta tecnologia, consentono performance degne di nota, consentendo al drone di evitare anche piccoli oggetti durante il volo. Notizie sulla commercializzazione non ve ne sono.

Fleye

Il drone a forma di pallone: Fleye, con un solo rotore e la fotocamera

Compattezza, dimensioni ridotte, possibilità di entrare precisamente in uno zaino, sono le caratteristiche del nuovo prodotto di Byrd, un drone con caratteristiche interessanti. ProDrone, in tinta bianca o nera, fa della portabilità la sua carta vincente. Quattro rotori, ha la dimensione, quando spento, di un iPad, e una camera con gimbal. La camera è rimovibile, sostituibile e personalizzabile, poiché il progetto prevede un sistema modulare d’assemblaggio degli accessori. Batteria con 7000 mAh, ma che garantisce 25 minuti di volo, più di un DJI Inspire One o del Phantom 3.

Il prodotto di Byrd potrà, con apposito modulo, montare un gimbal per DSLR, quali le professionali 5D, piuttosto che le Sony di nuova generazione.

Anch’esso offerto in differenti modelli, arriverà al prezzo di 949 dollari nella versione standard, 50 dollari meno del Phantom 3 4K – ma con camera da “soli” 1080p. La Premium Edition, invece, arriverà sul mercato a 1400 dollari, con una serie di features aggiuntive. Da Gennaio e da Marzo, rispettivamente, arriveranno in commercio.

Fuori da ogni supposizione possibile, questo 2016 vede l’arrivo di un drone incredibile. Ancora una volta è la Cina a dettare il ritmo, dopo l’incredibile successo di DJI – l’azienda di riferimento sul mercato per quanto riguarda i droni – arriva il nuovo Ehang 184, di Ehang.

Se non si può parlare di creatività nella scelta del nome, sicuramente possiamo dire che le potenzialità del prodotto sono pressoché infinite.

Progettato per trasportare esseri umani, è un quadricottero elettrico, e attira per lo più coloro i quali sognano di pilotare qualcosa di simile ad un elicottero.

Limitazioni evidenti, per ora: solo un passeggero, 10 miglia d’autonomia e, purtroppo, solo 23 minuti di volo. Non vi sono comandi di gestione del volo, bensì il sistema funziona automaticamente: si imposta la destinazione e, seduti, la si raggiunge in volo. Il sistema individua autonomamente ostacoli, aree di decollo e atterraggio, ma se qualcosa non dovesse funzionare, un pilota può intervenire utilizzando un telecomando, da remoto.

CES 2016, droni e non solo

Il vero problema, per ora, è l’impossibilità di importare (in USA o in Europa) il prodotto in questione. Non vi sono discipline che regolano il volo – e quelle che riguardano i droni, per uso hobbistico, piuttosto che lavorativo, in Italia per lo meno, sono davvero complesse e poco chiare (ne abbiamo già parlato) – e non vi è stata alcuna dimostrazione pratica al CES 2016. Pare che non vi sia stata neppure una presentazione video da parte del produttore con un uomo al comando del drone.

E, come si può notare, quando si parla di droni, è inevitabile tirare in ballo i DJI.
E, nonostante non vi siano novità tecnologiche rilevanti, quest’anno, i cinesi hanno avuto modo di intervenire al CES 2016 raccontando il proprio punto di vista sulla necessaria revisione della normativa sul volo dei trabiccoli a rotori.
Il legale di DJI, appassionato di aereo modellismo, racconta la propria visione del mondo legato all’uso dei droni: non esistono normative aggiornate in USA – ma anche in Europa la situazione è analoga – che chiariscano e regolino in modo adeguato il volo amatoriale – piuttosto che professionale – di questi prodotti. Spesso, quando si parla di droni, si parla di pericoli per l’uomo, ma i dati forniti da DJI rilevano un’altra tendenza: i droni hanno salvato più vite di quante ne han tolte. Ovviamente si è parlato anche delle future prospettive di mercato, che vedranno sempre maggior presenza di trabiccoli volanti, capaci di accompagnare a spasso il cane, invece che di competere nel mercato delle consegne di merce (come già Amazon aveva ipotizzato di fare qualche tempo addietro). [ads2]