6 Novembre 2015 - 18:30

Cesare Cremonini, strepitosa la prima volta al Palasele

Cesare Cremonini, strepitosa la prima volta al Palasele

Il “Più che logico tour 2015” approda a Eboli e manda in delirio il Palasele. Cesare Cremonini incanta, convince, ed esalta la folla nella sua prima volta al palazzetto campano

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L’ATTESA – “Ciao a tutti, e innanzitutto grazie di essere venuti. Come state?”

Si presenta così Cesare Cremonini al breve meeting pre-concerto tenutosi con i giornalisti prima di concedersi al grande pubblico che, all’esterno, è in attesa di entrare e riempire il palazzetto dello sport di Eboli per assistere al suo “Più che logico tour 2015”.

Abbigliamento casual e tono pacato, ma fermo, per soddisfare curiosità e domande degli addetti del settore con cui si intrattiene per circa una mezz’oretta.

Gli argomenti trattati toccano vari ambiti: la sua prima volta ad Eboli, in cui vede “Il palasport come un luogo ideale per esprimersi e una grande conquista per tutto il sud Italia”, gli stimoli e la curiosità continua che lo portano spesso a osare per la stesura dei brani, e il progetto Lunapop di cui non sente troppo la mancanza perché “Maggiormente proiettato verso il futuro e su ciò che potrà accadere, seppur sia bello guardare indietro ma avendo la consapevolezza di essere in movimento per andare avanti”.

Schiva abilmente le provocazioni di chi gli ricorda di essere stato definito “Un cantante dei deboli”, mentre narra la genesi e le motivazioni che lo hanno portato a comporre brani agli antipodi come “Lost in Weekend” o le “6 e 26”.

L’ultimo stralcio della chiacchierata è dedicato all’ambito sportivo, e soprattutto calcistico, in cui il cantautore esprime il pieno sostegno alla Salernitana e alla sua tifoseria paragonandola a quella del suo Bologna di cui è da sempre tifosissimo.

Per concludere, foto di rito e via in camerino per il controllo dei dettagli prima di salire sul palco.

LO SHOW – Alle 21.00 scatta l’ora X, e il pubblico, molto variegato in termini di età, inizia a inneggiare il nome dell’artista che appare sullo stage, salendo dal basso verso l’alto con una piattaforma mobile, nella parte maggiormente protesa verso il centro del palazzetto e inizia lo show proprio sulle note di “Lost in Weekend”.

L’abbigliamento non è più casual, ma oculatamente ricercato, e in totale contrasto con l’energia e l’immagine forte che il cantautore dimostra d’avere sul palco fin dalle prime battute. A un paio di brani segue un breve saluto dell’artista  che poi abbandona la scena alla musica e alle sue parole, salvo fermarsi di tanto in tanto per riprendere fiato.

La scaletta proposta non delude le aspettative e scorre veloce, mentre nell’aria si diffonde un’unica voce intonata dai fan, che accompagna quella del cantante.

La prima parte dello show è largamente occupata dai brani più famosi della carriera solista come “PadreMadre”,“Gli Uomini e le donne sono uguali”, “Figlio di un Re” (totalmente riarrangiata con voce e piano), “Mondo” (in cui vi è una comparsata-video di Jovanotti), per poi arrivare ai più recenti come “La Nuova Stella di Broadway”, che crea un‘atmosfera anni ’50, “Non ti amo più” e “Buon Viaggio (Share the love)”. Non manca Vieni a vedere perché” , dedicata a Marco Tamburini, il trombettista di Cremonini recentemente scomparso, presentata in una veste molto introspettiva e messa a nudo con l’ausilio del piano.

Segue un breve intervallo, e poi un nuovo mix che coinvolge anche qualcosa di più datato, per raggiungere l’apoteosi in “GreyGoose” e “50 special”, pezzi riempi-pista che fanno scatenare la folla, e lo stesso Cesare che sul palco balla, canta e suona dimostrandosi un abilissimo intrattenitore. Il tutto è condito da un miscuglio di laser e giochi di luce che a tratti sembrano avvicinarsi molto più al genere elettronico che al pop.

Notevole e rischioso è l’arrangiamento, molto soul/jazz, di “Maggese”, accompagnata dal cantautore al piano, e la rivisitazione di “Una come te”, realizzata in due blocchi di cui il primo totalmente stravolto rispetto all’originale e il secondo realizzato in acustico.

Lo sprint finale è affidato ad altri due classici come “Marmellata #25” e un “Un giorno migliore”, su cui il cantante e la sua band si congedano, a concludere uno spettacolo denso di emozioni, gioia ed energia trasmesse da un ragazzo che da quasi vent’anni si diverte con la sua musica prima di far divertire gli altri.

Esibizione promossa a pieni voti. Il talento c’è, e si nota a 360 gradi mentre Cesare intona gli accordi alla chitarra elettrica o accompagna la sua voce seduto al pianoforte. Lo stesso si può affermare con certezza della presenza scenica, di forte impatto e in grado di trascinare anche i presenti più titubanti. Con l’età anagrafica che avanza, e i 35 anni alle porte, lo show di ieri ha messo in mostra un artista poliedrico e maturo, che è riuscito a superare indenne diverse fasi del panorama musicale italiano e che finalmente può scrollarsi di dosso l’appellativo di “Idolo bello e dannato delle teenager” affibbiatogli durante le sue prime esperienze.

Cesare Cremonini non è solo appeal e belle parole, ma anche voglia di arrivare alla gente e, soprattutto, talento. Quello che lo ha portato a recitare in un film, o a collaborare con artisti del calibro di Gianni Morandi. Quello Vero. 

L’appuntamento di Eboli è stata solo l’ultima tappa in ordine cronologico del “Più che logico tour 2015”, una tournée strepitosa che nel giro di un mese ha raccolto circa 100.000 adesioni, e che proseguirà fino a fine novembre su e giù per l’Italia.

Di seguito le prossime date:

7 novembre – ACIREALE (Catania) – Palasport
10 novembre – BARI – Palaflorio
13 novembre – MILANO – Mediolanum Forum
14 novembre – MILANO – Mediolanum Forum
17 novembre – MONTICHIARI (Brescia) – PalaGeorge
19 novembre – PADOVA – Palafabris
21 novembre – CONEGLIANO (Treviso) – Zoppas Arena
22 novembre – TRIESTE – PalaTrieste
24 novembre – VERONA – Palasport

A coronamento di questi due anni intensissimi, è prevista per il 27 novembre l’uscita di “Logico Project”, il cofanetto discografico che unisce “Logico” e “Più Che Logico” live.

Info: www.cesarecremonini.org.

Fotogallery a cura di Alfonso Maria Salsano

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