30 Settembre 2016 - 16:24

Chef e cucina: la reale vita di un cuoco lontana dai riflettori

chef

Una giornata in cucina con lo chef Salvatore Avallone. Tra fornelli e riflessioni sulla reale vita di uno chef

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Dopo il boom di iscrizioni agli istituti alberghieri di tutta Italia i riflettori sono puntati su reality show e programmi di cucina che fanno sognare ad occhi aperti i giovani aspiranti chef e non solo. Ragazzi illusi al punto giusto, non adeguatamente preparati, che al primo vero e reale servizio in cucina gettano la spugna.

Rivisitazione di polpo e patate con noci e terra di olive

Rivisitazione di polpo e patate con noci e terra di olive

Salvatore Avallone, noto volto di Alice TV abituato alle telecamere, ai giornalisti ed alla fama mediatica, facendoci entrare nel suo mondo ci ha dato la possibilità di trascorrere una giornata nelle sue “stanze” e cucinare insieme a lui.

Ci ha fatto vivere la reale vita di uno chef lontano dai riflettori e dagli applausi del pubblico. Lui stesso definisce la cucina come il sacrificio di sogni, amori, amicizie e comodità di casa e già solo per queste motivazioni bisognerebbe applaudire alla sua categoria non solo in tv ma anche nella vita quotidiana.

Seguire Salvatore qualche ora ci ha dato la possibilità di capire che è arrivato il momento di fare chiarezza e mettere un po’ d’ordine sulla parola cuoco e su cosa vuol dire lavorare come chef in un ristorante. Guardando in maniera passiva la televisione non è affatto possibile capire di quante e quali possano essere le rinunce legate a questa professione.

 Linguine in salsa di gamberi e tartare di burrata

Linguine in salsa di gamberi e tartare di burrata

Salvatore ci descrive una vita reale dietro i fornelli. Non vuole far sembrare questo lavoro come il peggiore dei lavori; lui ne è letteralmente innamorato. Ci tiene a sottolineare però che raggiungere gli obiettivi richiede sempre impegno, passione e dedizione.

Lavorare come chef risulta molto cool ma bisogna sapere che è un mestiere avido di energie, richiede sacrifici, ed è qualificato, nei contratti di lavoro, nella categoria degli “operai”. In altre parole nella sua umiltà ci fa capire che dopo il bel mondo ovattato della tv, spenti i riflettori si alzano le fiamme dei fornelli, quelli veri.

Altro che fari, led e trucco per renderli più belli, i loro fedeli compagni di viaggio sono ambienti angusti, spesso fuori norma. Tutto questo è quanto di più lontano si possa immaginare da un set televisivo con divise linde ed immacolate. La cucina reale non è un set televisivo in cui, dove bruciata la prima, rifai la scena.

Calamaro scottato ripieno di ricotta, gorgonzola e cipolle di Tropea

Calamaro scottato ripieno di ricotta, gorgonzola e cipolle di Tropea

Salvatore Avallone definisce la professione degli chef come una missione, dar piacere attraverso il senso del gusto e prima ancora della vista e dell’olfatto. Selezionare con cura i prodotti, conservarli in maniera adeguata, preparare un menù e coordinare il personale in cucina. Tutte pratiche difficilissime da interpretare attraverso uno schermo.

Nel concludere la nostra chiacchierata Salvatore vuole ricordare a tutti gli aspiranti chef che lavorare in un ristorante e non in tv, significa rinunciare al sabato, alle domeniche, alle feste, al proprio sport preferito ed a volte anche alla vita privata.

Il consiglio che si sente di dare a tutti i giovani è quello di valutare bene se la vita da cuoco possa diventare una professione o è da considerare solo un nobile passatempo. Se così fosse consiglia di iniziare a fare dei provini e non prove in cucine vere per poi scappare a gambe levate.

Tartelletta con crema al limoncello e frutta fresca

Tartelletta con crema al limoncello e frutta fresca

Alla fine di una bella ma intensa giornata dedicata a scrutare passo passo le abitudini di un vero chef ci siamo deliziati con i piatti preparati con lui riportati in foto.

 

 

 

 

 

 

 

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