18 Maggio 2020 - 19:26

Contributi a fondo perduto: ecco le imprese che ne hanno diritto

governo Contributi Calabria Vitalizi IMU Tari PIN Agenzia Entrate tasse

Ecco tutte le imprese che hanno diritto ai contributi a fondo perduto. Dalla sovvenzione diretta saranno esclusi i liberi professionisti

I paletti fondamentali sono rappresentati dal tetto di fatturato, pari a 5 milioni di €, e dalla perdita di ricavi subita in Aprile rispetto allo stesso mese del 2019. Per avere diritto ai contributi a fondo perduto, instaurati dallo Stato per fronteggiare l’emergenza Coronavirus,  le imprese e i lavoratori autonomi devono rispettare anche altri requisiti. Restano comunque fuori alcune categorie di lavoratori, come le partite IVA, collaboratori parasubordinati, lavoratori dello spettacolo e altre categorie di aventi diritto ai 600 € previsti dal fondo di ultima istanza.

Chi avrà diritto ai contributi a fondo perduto saranno i commercianti e gli artigiani con i requisiti di fatturato indicati, compatibili con l’indennità COVID. La sovvenzione spetta anche a:

  • attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura;
  • allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno;
  • attività dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di strutture fisse o mobili, anche provvisorie, se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su cui la produzione stessa insiste;
  • manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti. Questi devono essere ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali;
  • corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa;
  • corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali;

Il limite massimo di fatturato è fissato in 5 milioni di €, mentre il fatturato (o i corrispettivi) di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi del fatturato/corrispettivi di aprile 2019. Inoltre, bisognerà presentare l’autocertificazione di regolarità anti-mafia.