18 Dicembre 2014 - 14:00

Cop20 Lima sul clima: Parigi 2015 è ancora lontana

Cop20 Lima: a pochi giorni dal termine della Conferenza delle Parti sul clima, l’Europa indietreggia sugli obiettivi da fissare

[ads2] La Cop20, ovvero la Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, si è conclusa pochi giorni fa a Lima con esito negativo. L’obiettivo della conferenza, era infatti, stilare un documento ufficiale, battezzato per l’occasione Lima Call for Climate Action, con cui presentare una bozza di programma globale per Parigi 2015 e un piano sugli impegni delle singoli nazioni da rispettare per l’anno 2020.

Nonostante, però, l’entusiasmo dimostrato negli ultimi mesi, la Cop20 ha avuto una devastante battuta d’arresto dimostrando ancora una volta l’enorme distanza che separa i paesi europei sull’argomento ‘clima’.

Del resto, un tema così complesso come l’ambiente non può che generare caos in un Europa così frammentaria.

Sono state molte negli ultimi mesi le conferenze e le assemblee (tra cui ricordiamo il Consiglio Europeo svolto a Bruxelles) il cui fine ultimo era riunire le differenti politiche ed economie delle nazioni europee, per contrastare il pericoloso innalzamento di emissione di gas serra.

Cop20Riunire più grida, sotto un’unica voce, è però un obiettivo arduo. A rendere ancora più ripida la salita verso un accordo unanime, vi è l’urgenza e i tempi stretti. Entro marzo 2015 infatti, tutti i paesi dovranno presentare un programma dettagliato degli impegni da rispettare per l’anno 2020  che mirino all’abolizione totale dei combustibili fossili e il 100 % di energie rinnovabili entro il 2050. 

La strada verso Parigi 2015 è ancora lastricata di difficoltà, rese ancora più impervie dal timido negoziato internazionale dei paesi BRICS, i quali si mostrano ancora restii a fare passi avanti, ma soprattutto dalla prospettiva di un’apertura e di un dialogo tra paesi in via di sviluppo e paesi industrializzati.

Una delle tematiche più difficili affrontate nel corso di Cop20 è stata, infatti, il Loss and Damage (il risarcimento che i paesi in via di sviluppo chiedono per i danni che stanno subendo a causa dei cambiamenti climatici) depennato, però, dal documento, poiché la richiesta di risarcimento non ha raggiunto un consenso unanime.