23 Settembre 2016 - 11:35

Daniela Rodrigo il capro espiatorio del Ministero della Salute

Daniela Rodrigo

Daniela Rodrigo il capro espiatorio del Ministero della Salute. In una classe politica dove lo scarica barile è lo sport più praticato, adesso le donne hanno finalmente il nome di colei che ha dato una scadenza alla loro fertilità

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Daniela Rodrigo. Forse il suo nome non dirà niente ai più, ma sappiate, care donne indignate dalla pietosa campagna per il fertility day, che vi trovate davanti a colei che ha concepito le immagini che tanto vi hanno fatto arrabbiare, e che la ministra Lorenzin si è già premurata di scaricare senza appello. In politica, si sa, il capro espiatorio serve sempre, per evitare che poi sia il capo a rimetterci, e quindi la povera Daniela Rodrigo si è trovata a scontare la pena al posto della ministra. Ebbene da ieri la dirigente non ha più accesso agli uffici del Ministero situati nel palazzo di Lungotevere Ripa 1, dove al terzo piano c’era il suo ufficio.

Non appena la Lorenzin aveva visto l’ondata di protesta che si levava dal web contro l’ultima immagine promozionale della giornata sulla fertilità, aveva immediatamente tuonato e preteso la testa del responsabile su un piatto d’argento. A questo punto si trattava di salvare la sua reputazione o quella di uno tra i tanti consulenti che popolano i palazzi del potere. Lei ovviamente ha scelto la sua reputazione. Naturalmente prima di operare l’epurazione definitiva, era necessario distaccarsi da Daniela Rodrigo e dalla scelta a dir poco scellerata delle immagini incriminate. E così, mentre i passi della ex dirigente ancora echeggiavano nei corridoi, la Lorenzin si affrettava a dichiarare la sua estraneità ai fatti e addirittura asseriva di non sapere quasi chi fosse Daniela Rodrigo “L’ho trovata lì. Anche io se mi fosse stato possibile avrei scelto un grande esperto di comunicazione”. Secondo quanto afferma lei, pare che la foto incriminata le fosse stata mostrata in una forma diversa da quella poi pubblicata sul sito e sull’opuscolo informativo, dove il contrasto bianco/nero era più marcato. Errore altrui quindi, non suo.

 

Daniela Rodrigo

La ministra ha silurato Daniela Rodrigo la consulente che ha concepito la campagna del fertility day

A quanto si apprende, la Rodrigo non sarebbe una esperta di comunicazione o una giornalista. La sua laurea in legge, con abilitazione all’esercizio della professione, l’avrebbe portata ad incarichi di formazione e consulenza presso Asl e ospedali, fino ad approdare al ministero della Salute nel 2005, dove poi la Lorenzin “l’ha trovata“. Quale fosse il suo ruolo poco importa, rimane comunque l’ultimo degli anelli della catena, dove il ministro risulta il primo. Quindi magari una maggior e più approfondita supervisione a tutte le fasi della campagna promozionale doveva essere la Lorenzin a darla, e non dopo la diffusione delle immagini, ma prima….molto prima. Ma tanto l’agnello sacrificale è già stato scelto, quindi è inutile parlarne ancora. In un altro Paese il ministro sotto accusa avrebbe avuto la decenza di dimettersi, però.

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