14 Giugno 2017 - 12:32

Doctor Who 10×08/09 “The Lie Of The Land & Empress Of Mars” – Recensione di Zon.it

Doctor Who

Doctor Who: doppia recensione del finale della trilogia dei Monaci e dell’ultimo episodio della serie scritto da Mark Gatiss. Sempre più vicini alla fine…

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Gli ultimi due episodi di Doctor Who sono stati sicuramente molto differenti tra loro, pur avendo in comune la trama orizzontale che ha visto come protagonista una Missy inedita e sorprendente. Entriamo, però, nel vivo di queste due avventure del Dottore.

Trame

The Lie Of The Land: il mondo è preso da un’allucinazione di massa e solo Bill Potts riesce a vedere la realtà. Quando anche il Dottore si schiera dalla parte sbagliata, tocca a Bill convincere il Signore del Tempo che l’umanità è in un pericolo mortale e, se non riuscirà in quest’impresa, potrebbe dover uccidere il suo migliore amico…

Empress Of MarsIl Dottore, Bill e Nardole arrivano su Marte e si ritrovano nel mezzo in un improbabile scontro tra Ice Warriors e (improbabili) soldati vittoriani. Mentre le colonie marziane si risvegliano, il Dottore affronta un unico dilemma: questa volta gli invasori sono gli umani e non altri: quando è la Terra ad invadere Marte, da quale parte si dovrà schierare?

La fine della trilogia

La storyline dei Monaci, che ci ha tenuto compagnia per ben tre settimane, volge al suo termine con un episodio emozionante e in linea con i suoi predecessori, pur avendo una trama meno innovativa di Extremis. La classica “chiusura del cerchio” inizia con una Bill sola, all’interno di un mondo in cui i Monaci bombardano l’uomo di informazioni errate spacciandole per reali.

Questo aspetto dell’episodio si può sicuramente paragonare a quello delle multinazionali, forse le vere protagoniste del declino della razza umana. Non a caso questa razza aliena ha scelto proprio questo come periodo adatto all’insediamento, considerando soprattutto la loro fitta analisi degli eventi umani.

Bill: la protagonista indiscussa della puntata

Come Martha Jones nella 3×13 (Last Of the Time Lords) e Donna Noble nella 4×11 (Turn Left),

Bill nell’intento di sparare al Dottore

Bill Potts prende completamente le redini della situazione, con l’obiettivo di salvare la situazione, in attesa della mossa finale del Dottore.

Il problema principale è che la ragazza viene messa all’oscuro di tutto per sei mesi, creandosi come unica distrazione il dialogo fittizio con sua madre, persona che ora può ideare nella sua mente grazie al dottore. Il problema più importante emerge, però, quando la companion viene a sapere da Nardole che il Dottore si sia ormai unito ai nemici.

Vedere Peter Capaldi in queste vesti è stato a dir poco magnifico: la parte dell’inquietante capo dispotico

La finta rigenerazione

della situazione lo ha reso convincente a tal punto da poter paragonare questa sua performance solo a quella sublime di Heaven Sent (9×11), ancora oggi insuperabile. Scena dal grandissimo pathos è stata sicuramente quella in cui Bill ha sparato al Dottore, con la consueta finta rigenerazione, meravigliosa dal punto di vista scenografico (che rappresenta un unicum in Doctor Who).

Certo, quello che abbiamo visto non è stato altro che un gigantesco “troll” targato Stephen Moffat, ma non è stato comunque una scena divertente quanto aveva intenzione di essere, soprattutto se si pensa al fatto che tra qualche mese diremo definitivamente addio alla dodicesima reincarnazione del dottore.

La risoluzione del caso

Nonostante la difficoltà nel distruggere una delle razze aliene più astute di sempre, la risoluzione del caso avviene in una maniera semplice ma al tempo stesso inaspettata. Anche in questo caso, come molto spesso in questa stagione, la risposta a tutte le domande è rappresentata da una dipendenza, quella di parlare con le persone che non ci sono più.

L’esigenza di Bill di condividere tutto ciò che le passava per la testa con sua madre, ha fatto si che il mondo tornasse a credere alla vera realtà dei fatti. Per questa ragione, The Lie Of The Land è la perfetta conclusione della vicenda, nonostante la sua semplicità nella stesura e la velocità risolutiva nel finale.

Missy: la prigioniera redenta

La presenza più importante, per quanto riguarda sia la 10×08 che la 10×09, è stata senza alcun dubbio quella della nuova incarnazione del Maestro. A sorprendere non è la sua verve comica e la sua affascinante cattiveria, bensì l’emersione di un lato completamente inedito del personaggio.

Vedere Missy piangere per via delle morti causate dalle sue stesse mani, percepire la sofferenza della Time Lady nei suoi occhi apparentemente sinceri, hanno sconvolto il telespettatore più di qualsiasi eventuale plot twist. Per non parlare poi delle scene intriganti che hanno animato il nono episodio: perché mai il

Missy e il Dottore

TARDIS è tornato indietro lasciando il Dottore e Bill su Marte da soli? Come mai Missy chiede al Dottore, con una tensione da tagliare letteralmente a fette, se stia realmente bene? Avrà a che fare con Clara, con la falsa rigenerazione, oppure con l’arrivo imminente del Maestro di John Simm?

La situazione si fa sempre più intricata e complessa, tanto da far alzare le aspettative episodio dopo episodio, soprattutto per la vaghezza dei vari indizi. In tutto ciò, ancora non siamo a conoscenza della vera identità del Demone che aveva intenzione di conquistare la Terra.

Che si tratti del Maestro? E se in realtà si facesse chiamare così proprio per tormentare la sua nuova reincarnazione, ormai sul cammino della redenzione?

L’ultimo episodio di Doctor Who targato Gatiss

Mark Gatiss, storico scrittore della serie sin dalla prima stagione di Doctor Who, nonché co-produttore della serie targata BBC “Sherlock” assieme a Moffat, ci ha sempre abituati ad episodi scritti in maniera strana (non dimentichiamoci dello sperimentale ma discutibilmente godibile Sleep No More della scorsa annata, addirittura auto-citato in questo).

Per questa ragione, un nuovo episodio di Gatiss rappresenta sempre un’incognita per lo spettatore di questo show. Nonostante ciò, quello annunciato come ultimo episodio di sempre, risulta godibile e non pretenzioso. Festeggiare i cinquant’anni dalla prima apparizione degli Ice Warriors in questa maniera, è stato sicuramente un ottimo modo per Gatiss di dare l’addio allo show, specialmente ai fans nostalgici della serie classica. Il cameo dell’Alpha Centuri, inoltre, può essere considerato senza alcun dubbio la ciliegina sulla torta.

Il valore della donna

I fans più accaniti della serie avranno sicuramente riconosciuto due forti rimandi ad un altro episodio

La regina degli Ice Warriors

scritto da Mark Gatiss, il bellissimo The Idiot’s Lantern (2×07): la presenza del negozio Magpie (location della puntata della seconda stagione) nella 10×08, così come la tematica in comune con la 10×09, ossia l’emancipazione femminile, non possono essere un caso.

Le scene tra Bill e la Ice Queen risultano sicuramente le più interessanti della puntata: Gatiss approfondisce la mitologia dei Guerrieri del Ghiaccio, con una fiera e forte imperatrice marziana che preferisce avere l’opinione di una donna, rispetto al rumore fastidioso che emettono gli uomini. Questa tematica risulta sicuramente essere al centro delle storie create dallo sceneggiatore, che ci lascia quindi con questo messaggio sempreverde e universale:“GOD SAVE THE QUEEN!”

Considerazioni finali

“The Lie Of The Land” e “Empress Of Mars” sono due episodi abbastanza standard della serie: se il primo funge da conclusione naturale di una vicenda durata tre episodi, il secondo descrive l’eterna lotta tra borghesia e schiavitù, in una location epica e mai fuori moda, il pianeta Marte.

Sempre più interessante diviene la trama orizzontale della stagione di Doctor Who, che dal prossimo episodio in poi entrerà definitivamente nel vivo.

VOTI: 10/8.5

 

 

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