19 Aprile 2016 - 17:13

Elezioni in Siria, vittoria di Assad

Raed Fares

Baath, il partito arabo-socialista del presidente Assad, conquista 200 seggi su 250 disponibili nel parlamento

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I seggi elettorali sono stati aperti in tutto il Paese, fatta eccezione per la provincia di Idlib controllata dal Fronte al-Nusra (falange siriana di al-Qaeda) e per la provincia di Raqqa nelle mani dell‘Isis. Per sopperire all’impossibilità di partecipare al voto degli abitanti di queste aree del Paese sono stati indetti seggi addizionali nella capitale Damasco.

Nonostante l’opposizione aveva pronosticato una bassa affluenza alle urne (intorno al 10%) fonti governative affermano che alla chiusura dei seggi, il 13 aprile, la percentuale di coloro che avevano votato era pari al 57,56% dei cittadini aventi diritto al voto: numeri impressionanti considerando che il Paese attraversa una profondissima crisi umanitaria, conseguenza di una guerra civile che dilania la popolazione da ormai 5 anni.

BaathLe elezioni hanno visto la partecipazione di 3.500 candidati, di cui il 10% donne, per l’assegnazione dei 250 posti nel parlamento siriano, l’ Assemblea del Popolo. Di questi 250 posti ben 200 sono stati vinti dal partito Baath del Presidente Assad che per la prima volta partecipa alle elezioni supportato da ben altre 9 formazioni politiche in conformità alla nuova costituzione siriana.

La conquista della maggior parte dei seggi dell’ Assemblea del Popolo da parte del partito presidenziale Baath testimonia la forte e duratura coesione esistente tra il presidente alawita e il suo elettorato che, sebbene piegato da indicibili sofferenze e perdite duranti gli ultimi 5 anni, sembra aver ritenuto adeguata la linea d’azione del presidente in questi anni. Tanto da volerne riconfermare la salda presenza in parlamento.

Indubbiamente questa vittoria di Assad può giocare a suo favore nei delicatissimi colloqui di pace che si svolgono a Ginevra con lo scopo di giungere il prima possibile alla pace in Siria, colloqui mediati da Federazione Russa e Stati Uniti d’ America.

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