13 Novembre 2015 - 20:25

F-35, il Governo non taglia e stanzia 10 miliardi

F -35

Il Governo Renzi, nonostante l’emendamento Scanu, non ha tagliato di 1 centesimo la spesa militare per gli F-35

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Era il lontano 28 novembre 2012, in piena campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico, e già uno spigliato Matteo Renzi, durante il confronto con il suo principale rivale di allora Pierluigi Bersani, parlava in questi termini di F-35, con toni anche abbastanza accesi: “Io propongo il dimezzamento delle spese per gli F-35, perché ogni paese deve essere libero di scegliere che tipo di difesa avere”. Belle parole, applausi assordanti.. ma poi?

Come testimonia la Tabella n.11 della Legge di Bilancio dello Stato, sono stati confermati i 10 miliardi di euro che il nostro Paese spenderà per gli F-35.

attuazioneF35

Attuazione F-35

E poco importa se, a data 24 settembre 2014, era stato proprio il Partito Democratico oggi a capo della coalizione di governo, a votare l’emendamento firmato da Giampiero Scanu che recitava esattamente così “impegna il Governo a riesaminare l’intero programma F35 per chiarirne criticità e costi con l’obiettivo finale di dimezzare il budget finanziario originariamente previsto, così come indicato nel documento approvato dalla Commissione parlamentare Difesa della camera dei deputati a conclusione dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma”.

Parlando di cifre, con fonti attendibili, nell’anno 2014 l’Italia è l’ottavo paese al mondo per quanto riguarda la spesa militare, con un costo pari a  44.427.000.000 di euro, posizionandosi al quarto posto a livello europeo dopo Regno Unito, Francia e Germania.

Ritornando alla spesa sugli F-35, le criticità che si elaborano per la questione riguardano anche il fatto che, questi moderni aerei da combattimento, a detta del  Government accountability office – ovvero l’ente che controlla la spesa pubblica negli Stati Uniti – sono sottoposti ad uno scarso numero di collaudi e sono in continua crescita i difetti di fabbricazione.

Una misura questa tra le più discusse, insieme a quella sull’innalzamenteo del limite di spesa contante a 3000 euro, che è stata aspramente criticata a livello politico soprattutto dal M5S e da Sel.

Anche chi non appartiene al popolo PD, è sicuro, in cuor suo, che questi 10 miliardi potevano essere spesi in maniera più congrua alla situazione che vive oggi il nostro Paese.

Si sarebbe potuto realizzare il tanto desiderato Reddito Minimo Garantito, misura ormai che vige stabilmente in tutta Europa, con misure e cifre differenti sicuramente, ma che, ad oggi, manca solo in Italia e in Grecia.

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