18 Maggio 2017 - 14:17

Facebook-Whatsapp, condivisione blindata: come difendersi?

Facebook

L’estate scorsa WhatsApp ha modificato le regole della privacy, chiedendo l’autorizzazione per condividere numeri di telefono e altri dati con Facebook

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Dal 25 agosto scorso, è impossibile scollegare l’account WhatsApp da quello Facebook. Dall’aggiornamento della policy sulla privacy, dopo i mutamenti di scenario dovuti alla sua acquisizione da parte di Facebook, tutti i dati sono stati inseriti in un unico sistema dei prodotti del gruppo californiano.

La scorsa estate, infatti, tutti gli utenti sono stati invitati a stabilire se condividere o meno le informazioni dell’account WhatsApp con il social blu. Oltre al nuovo regolamento da accettare, però, vi era una casella da spuntare che è ora un vincolo: per tornare sui propri passi si avevano a disposizione 30 giorni, ma chiusa quella finestra (cioè dalla fine dello scorso settembre) le abitudini d’uso, numero di telefono e altre informazioni sono passate irrimediabilmente anche a Facebook.

 Tornare indietro ora non è possibile a meno di una scelta del quartiere generali, magari in virtù della maximulta da 110 milioni di euro inflitta dall’Antitrust Ue a Facebook. La voce “Condividi info account”, presente nella sezione Account fra le Impostazioni di WhatsApp lo scorso agosto è poi sparita dopo un mese. Questa rivoluzione garantiva ovviamente che le chat e il numero di telefono non sarebbero stati “condivisi su Facebook”. Tuttavia quella formula molto vaga indicava soltanto che il numero non sarebbe stato visibile agli “amici”, non che non sarebbe passato ai sistemi del social.

L’informativa sulla privacy di WhatsApp infatti parla chiaro: la chat “continuerà a funzionare come un servizio separato da Facebook, abbiamo intenzione di condividere alcune informazioni con Facebook e il suo gruppo di aziende che ci permetteranno di coordinare e migliorare le esperienze attraverso i nostri servizi e quelli del gruppo Facebook”. Quello che viene esattamente condiviso è il numero di telefono, verificato al momento della registrazione sulla chat e la data di ultimo utilizzo dell’app.  

Non è comunque impossibile difendere la propria privacy: le strade sono diverse sia sulla chat che passando dalla piattaforma principale. La piattaforma dedicata alla Normativa sui dati di Facebook è ormai piuttosto precisa e si possono gestire facilmente le proprie informazioni, o modificare le preferenze pubblicitarie.

Tornando però al cuore della questione, ossia come bloccare nello specifico la condivisione dei dati dall’una all’altra applicazione, anche il sito dedicato alla privacy dedica poche righe al pargrafo-chiave, cioè “Aziende di Facebok”: “Riceviamo informazioni su di te dalle aziende di proprietà di Facebook o gestite dal social, in conformità con le relative condizioni e normative”. Il problema, dunque, è sempre lo stesso: almeno nel caso di WhatsApp non si può tornare indietro.
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