31 Marzo 2015 - 15:02

Ferrari, l’ingegnere inglese nella formula magica

ferrari

Un anno fa le Mercedes sembravano imprendibili, oggi il trend della Ferrari sembra cambiato. Cosa si nasconde dietro tutto questo?

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È concentrato tutto in un video, quello realizzato da Motor Race Off allegato in questo articolo. Lo scambio di battute euforico tra Sebastian Vettel e il suo team via radio negli attimi successivi alla vittoria del Gp della Malesia, sono la sintesi perfetta di quanto l’armonia e il gioco di squadra incidi nel raggiungimento di un risultato.

https://youtu.be/bHUjkbyN2WM

La vittoria di Vettel, porta la Ferrari sul gradino più alto del podio, risultato che non si respirava dalle parti di Maranello da circa due anni. Lo scenario in cui si presentava circa un anno fa la Rossa era desolante; una macchina completamente inefficiente e le Mercedes che risultavano assolutamente fuori portata.

Cosa si nasconde dietro la vittoria di Vettel? La Ferrari sembra tornata finalmente ai fasti di un tempo?

Nella formula magica andata in scena l’altro ieri non vi è soltanto la vittoria di Vettel e Maurizio Arrivabene ma, soprattutto, è la vittoria di James Allison giovane ingegnere inglese capace di risollevare e invertire la tendenza negativa in cui era terribilmente annegata la Ferrari.

Nato nel Lincolnshire nel 1968 e laureato in ingegneria a Cambridge, di Allison non si sa moltissimo. Amante del volo il papà era un pilota della Raf e anche un uomo di grande cultura amante della lettura. Il suo ingresso in Formula uno è agli inizi degli anni ’90. Collabora con la Rossa negli anni d’oro dei trionfi di Schumacher e Todt. Successivamente, dopo un breve ritorno in Inghilterra, Stefano Domenicali lo richiama per il rilancio del Cavallino che proveniva da un quinquennio non proprio esaltante.

Ciò che aveva colpito Domenicali di Allison, era stata l’efficacia con cui la Lotus di Kimi Raikkonen non consumasse le gomme durante i giri, comportandosi in maniera perfetta nelle varie fasi di gara.ferrari

Durante il suo ritorno in Ferrari, quest’ultimo trovò una situazione alquanto confusionaria. Una macchina, quella del 2014, che via via sancì l’epurazione di vari pezzi da novanta dal team. Il primo a saltare fu proprio Domenicali, a seguire Montezemolo e Alonso, poi gli ingegneri con cui lo stesso Allison stava lavorando alla macchina del 2015.

Fu proprio nel momento in cui a Maranello latitavano certezze che forse è nata la vittoria di Sepang. Proprio nel momento giusto in cui Allison, guardandosi intorno, non ha visto più nessuno e rimboccandosi le maniche si è trovato come unico punto di riferimento tecnico dei progetti di Maranello.

Maurizio Arrivabene, catapultato da Marchionne al comando della Rossa, ha intravisto in quell’inglese lungo lungo e dallo sguardo vispo l’uomo da cui ripartire.

La positività di Sebastian Vettel e l’intraprendenza di Allison, un connubio vincente fatto di passione, tenacia e voglia di ottenere risultati importanti. Obiettivi in cui Arrivabene ha scommesso tutto e su cui molti ferraristi ripongono le loro speranze di gloria.

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