12 Marzo 2017 - 16:05

Francesco Schettino e il video della vergogna

Costa Concordia

Francesco Schettino nega qualsiasi responsabilità con la tragedia della Concordia e questa volta lo fa attraverso  un video su youtube

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Una condanna in attesa del verdetto della Cassazione, un lungo elenco di vittime, e una serie di prove, non hanno ancora fermato Francesco Schettino. L’ex comandante della Concordia ha pubblicato su youtube un video di ben 17 minuti in cui nega ogni responsabilità per il naufragio.

In questo video Francesco Schettino nega di aver abbandonato la nave e afferma, anci, di essersi allontanato per disincagliare l’ultima scialuppa sulla quale si stava abbattendo la nave. L’ex comandante afferma anche di essere rimasto sulla scogliera a coordinare i soccorsi, coordinato dal comando generale delle capitanerie di porto di Roma.

In merito alla ormai famigerata telefonata con il comandante Gregorio De Falco, egli afferma di essere in grado di provare come non abbia abbandonato la Concordia e che, per di più, la “biscaggina” indicata da De Falco non sarebbe stata agibile perchè già sott’acqua.

Il video, che contiene foto, spezzoni filmati e testimonianze di alcuni passeggeri, prosegue “Quando ho capito che la nave stava per rovesciarsi e abbattersi sull’ultima scialuppa che era rimasta incastrata – afferma Francesco Schettino- sono saltato sulla scialuppa per salvarne gli occupanti”. Il video contiene anche l’audio di una telefonata tra Schettino ed il tenente di vascello Vincenzo Manna del comando delle capitanerie a Roma.

In questa conversazione, secondo l’ex comandante, l’ufficiale “disse di restare sulla scogliera perchè ero il loro punto di riferimento visivo e mi disse di conservare la batteria del cellulare. De Falco doveva sapere che la nave era ribaltata e che la biscaggina era sott’acqua e quando mi ordina di risalire a bordo, alle una e 46, ignora le informazioni che gli avevo dato, quelle del comando generale e pure della motovedetta sul posto che lui stesso aveva nominato coordinatrice dei soccorsi”.

Chissà se la Cassazione terrà conto di tutte queste novità quando emetterà la sentenza definitiva.

 

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