19 Aprile 2017 - 10:34

Gabriele Del Grande: “Da stasera in sciopero della fame”. Massima attenzione dalla Farnesina

gabriele del grande

Si fa sempre più preoccupante la situazione del documentarista e blogger, Gabriele del Grande, detenuto in Turchia dallo scorso 9 Aprile

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La situazione del nostro connazionale, documentarista e blogger, Gabriele Del Grande, diventa sempre più seria. E dopo giorni di silenzio finalmente, il regista del film “Io sto con la sposa” ha potuto contattare telefonicamente la sua compagna, descrivendo una situazione assolutamente difficile che lo porta oggi a protestare per la sua condizione iniziando uno sciopero della fame.

Sto parlando con quattro poliziotti – ha detto Del Grande – che mi guardano e ascoltano. Mi hanno fermato al confine, e dopo avermi tenuto nel centro di identificazione e di espulsione di Hatay, sono stato trasferito a Mugla, sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento“.

I miei documenti – prosegue – sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo. Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio telefono e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato“.

Inquietante che non sia stato ancora contestato alcunché al regista, ma le autorità turche ritengano comunque necessario tenerlo in stato di fermo. Seconde le parole del regista, “la ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito ripetuti interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta“.

In chiusura della telefonata, inoltre, Del Grande ha sottolineato come alcuni suoi diritti non siano stati assicurati, dato che non aveva avuto comunicazione del fatto che “le autorità italiane volevano mettersi in contatto” con lui. Comunicazione finale è stato l’annuncio che da questa sera il regista ha deciso di entrare in sciopero della fame, invitando “tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti“.

La risposta della Farnesina alla telefonata di Gabriele Del Grande

In risposta a quanto detto da Del Grande, la Farnesina ha sottolineato in un comunicato che sia il ministero che “l’Ambasciata d’Italia ad Ankara stanno seguendo il caso del giornalista Gabriele Del Grande con la massima attenzione, sin dal suo inizio, in costante contatto con i familiari. Anche nella giornata di oggi sono proseguiti i contatti con la compagna di Gabriele Del Grande e con l’avvocato della famiglia.

Il ministro Alfano ha disposto l’invio a Mugla del console d’Italia a Smirne per rendere visita al connazionale e l’ambasciatore d’Italia ad Ankara ha trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963. La Farnesina chiede con insistenza, fin dal primo giorno di questa vicenda, che Gabriele Del Grande possa ricevere regolare assistenza legale e consolare“.

In chiusura del comunicato è stato sottolineato il fatto che “la Farnesina chiede che Del Grande sia rimesso in libertà, nel pieno rispetto della legge“.

Nel frattempo molte città italiane si sono mobilitate per chiedere a gran voce la liberazione di Gabriele Del Grande, prima fra tutte Milano dove giovedì 20 alle 18 presso Palazzo Marino si terrà un incontro con tutti coloro che vogliono unirsi allo sciopero della fame di Del Grande “con una catena che andrà avanti finché Gabriele non sarà libero“.

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