17 Dicembre 2014 - 12:48

Gianrico Carofiglio vince il Premio Scerbanenco

Gianrico Carofiglio ha vinto il Premio Scerbanenco per il Miglior Romanzo Noir italiano edito; la cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 11 dicembre al Courmayeur Noir In Festival

[ads2] Gianrico Carofiglio, con il suo “Una mutevole verità”, edito da Einaudi, ha vinto l’edizione 2014 del Premio Giorgio Scerbanenco; il premio è stato ricevuto dall’autore l’11 dicembre durante il Courmayeur Noir In Festival.

“Una mutevole verità” è risultato vincitore all’interno di una rosa di cinque romanzi italiani finalisti risultata dalla sommatoria dei voti dei lettori sul sito e di quelli ponderati della Giuria Letteraria che ha selezionato, oltre all’opera di Gianrico Carofiglio, Il male non dimentica di Roberto Costantini, edito da Marsilio; Io la troverò di Romano De Marco, edito da Feltrinelli; La ferocia di Nicola Lagioia, edito da Einaudi; Le sultane di Marilù Oliva edito da Elliot.

gianrico carofiglioLa Giura Letteraria che ha proceduto alla valutazione delle opere e alla nomina del vincitore era composta da: Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Ranieri Polese, Sebastiano Triulzi, Bruno Ventavoli e John Vignola.

La stessa Giuria Letteraria ha comunicato la propria soddisfazione per la cinquina di finalisti decretata quest’anno perché, si legge nella motivazione preliminare: “Si tratta di cinque romanzi d’indubbia qualità letteraria che rappresentano efficacemente le diverse sfumature del genere”.

La Giuria del Premio Scerbanenco ha inoltre deliberato di assegnare un Premio Speciale a Roberto Costantini per Il male non dimentica come ultimo capitolo della sua Trilogia del Male.

I cinque finalisti sono stati presentati al Courmayeur Noir In Festival mercoledì 10 dicembre e, come detto, la premiazione del vincitore, Gianrico Carofiglio, è avvenuta il giorno successivo.

Una mutevole verità di Gianrico Carofiglio narra di Pietro Fenoglio, maresciallo dei Carabinieri e piemontese trapiantato a Bari, che si trova a indagare su un omicidio dove tutto appare troppo chiaro fin dall’inizio, se non fosse che al principale sospettato, su cui si concentra ogni indizio, manca qualsiasi movente per commettere il delitto in questione.

 

Foto a cura di Moris Puccio (account Flickr del Courmayeur Noir In Festival)