24 Maggio 2015 - 10:40

Il Giro d’Italia a Madonna di Campiglio

pantani madonna di campiglio

Oggi, il Giro d’Italia arriva a Madonna di Campiglio. Proprio in quel luogo, quasi 16 anni fa, vi fu “l’assassinio sportivo” di Marco Pantani

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Il Giro d’Italia a Madonna di Campiglio

Poco dopo Pantani uscirà dall’Hotel Touring, sommerso dalla folla, e queste furono le sue uniche parole: “Sono amareggiato, mi dispiace soprattutto per i tifosi. Si potrebbero dire tante cose, ma sarebbero soltanto parole in più. Se succedono cose del genere a me, che sono uno sportivo che ha dato tanto al ciclismo, c’è da riflettere. Ero già stato controllato due volte, avevo già la Maglia Rosa e il mio ematocrito era del 46%. Ora invece mi sveglio con questa sorpresa: c’è qualcosa di strano”.

Marco Pantani abbandona il Giro d’Italia, ma prima di tornare nella sua Cesenatico si sottopone, a Imola, a un esame del sangue in un laboratorio accreditato dall’UCI: nei due test effettuati il suo ematocrito risulta pari a 47,8% e 48,1%.

Quel giorno di 16 anni fa non è dato sapere chi abbia decretato “l’assassinio sportivo” di Marco Pantani né forse mai sapremo chi fu, invece, il 14 febbraio 2004, a mettere a tacere definitivamente il Pirata, volendo spacciare per suicidio, il secondo, e questa volta definitivo, assassinio di Marco Pantani.

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Il Giro d’Italia a Madonna di Campiglio

Forse l’unica pecca del Pirata è stata quella di essere stato il migliore in un mondo, quello del ciclismo, con tante luci e parecchie ombre; oppure di aver avuto un cuore che andava, a riposo, a 33 battiti per minuto, e che gli dava la forza per scalare, più veloce di tutti, anche le salite più dure.

A noi di ZON piace ricordare così il Pirata, con il video postato in alto: un Pantani bello, vincente, autore della magica doppietta Giro d’Italia-Tour De France nel 1998, sempre sui pedali a dar vita a pagine memorabili della storia del ciclismo; una per tutte, la conquista della Maglia Gialla nel 1998 (era il 27 luglio), quando il Pirata diede addirittura 9 minuti di distacco a Jan Ullrich, arrivando in salita a Les Deux Alpes, dopo una fuga solitaria lunga ben 50 chilometri in cui Marco Pantani scalò, sotto un diluvio incessante, prima il Col du Télégraphe e poi il leggendario Col du Galibier.

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