Giulio Golia alla ricerca del metronotte che si è fatto fotografare con i morti

L’autoscatto di un metronotte nell’obitorio comunale di Ruvo di Puglia aveva suscitato lo sdegno dell’intera comunità, la Iena Giulio Golia lo ha indagato

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La mania dei selfie ha dato ormai alla testa alle persone, tanto da spingerle a fare autoscatti nei luoghi e nelle situazioni più assurde e inopportune. Vittima di questa mania anche un incauto metronotte in servizio presso il comune di Ruvo di Puglia, che qualche giorno fa ha ben pensato di entrare nell’obitorio comunale fuori dall’orario di chiusura e farsi un autoscatto con le bare ancora aperte e, soprattutto, con le salme all’interno. Non contento di ciò, ha condiviso le immagini su una chat di WhatsApp e le ha mandate a tutti gli amici. Poteva la Iena Giulio Golia lasciarsi sfuggire un personaggio del genere?

Così l’inviato de Le Iene si è recato a Ruvo per rintracciare “metronotte fotografo”, che si chiama Roberto, e ha cercato di chiedergli il motivo di tanto esibizionismo e soprattutto chiedergli le ragioni della scelta della location per il suo “servizio fotografico”. Raggiunta la sede comunale dei metronotte, Giulio Golia si è trovato difronte a un muro, con impiegati e segretarie che hanno chiuso ogni porta e hanno cacciato via in malo modo Golia e la troupe.

Il punto è che il metronotte Roberto era dentro, e dal complice che, con una telecamera nascosta era entrato nel comando chiedendo una finta informazione, era stato anche inquadrato. Giulio Golia ha aprovato in tutti i modi ad arrivare a lui, ma invano. Così ha sfruttato la situazione per creare movimento e attirare la comunità, scattando selfie con tutti i cittadini che, mano mano, si sono radunati davanti al comando dei metronotte.

Oltre al danno anche la beffa per il povero Roberto, che aveva parcheggiato la vettura comodamente sul marciapiede e che per questo si è visto portare via la macchina dai vigili di Ruvo e notificare una bella multa pari a 59 euro.

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