1 Luglio 2017 - 17:15

Hans Zimmer a Milano: apologia della perfezione

Hans Zimmer

Hans Zimmer ha incantato il pubblico del Forum di Assago con un concerto di quasi tre ore. Zon.it vi racconta la magica serata del Mediolanum

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Un evento destinato a rimanere negli “annales” del Forum di Assago, dove Hans Zimmer ha emozionato ogni presente. Il compositore di Francoforte sul Meno ha eseguito, da vero protagonista con la sua orchestra, i pezzi più iconici della sua immensa discografia. Soundtracks delle più importanti pellicole sulle quali Zimmer ha messo la propria impronta, il prorpio marchio indelebile.

Il concerto non è stato una semplice esecuzione di brani, ma un percorso conoscitivo dello stesso compositore, mai arrivato prima d’ora in Italia. I pezzi succedutisi step by step hanno raccontato la sua vita e non solo quella lavorativa. C’è stato un filo conduttore che ha legato insieme tutte le esecuzioni con il supporto di un’orchestra magica, che ha tolto il fiato ad ogni nota prodotta: il Ricordo.

L’inizio energico

Driving (tratto da “A spasso con Daisy“) è di certo un pezzo di quelli facili, ma che subito fa intendere un crescendo, un lento salire vero note emozionali che trovano in Discombobulate di “Sherlock Holmes” facile traduzione. Si capisce immediatamente che Zimmer non scherza: l’orchestra è viva, straordinariamete energica e unita con il suo Maestro. Ma uno dei punti topici (ovviamente) è stata l’esecuzione di un medley de “Il Gladiatore“, accolto con un boato dal pubblico.

Ad afficancare il compositore e la sua orchestra è stata la voce graffiante e, a tratti onirica, di Czarina Russell. Altro momento in cui il Forum è vibrato è stata l’esecuzione di Chevalier de Sangreal, tratto del capolavoro di Ron Howard, “Il Codice da Vinci”. Chi dei presenti non avrà pensato alla scena finale, e chi non si è immedesimato in Tom Hanks e abbia detto: “Sotto l’antica Roslin il Santo Graal aspetta.
che adorna è d’opre di artisti incantati, Calice e Lama sorvegliano l’Eletta e riposa infine sotto cieli stellati
.

Lo spettacolo si è animato (ancora di più) con una sorprendente e inaspettata incursione di Lebo M., “l’originale e unico Re Leone” – come affermato dallo stesso Zimmer. Infatti, non poteva mancare sul palco del Forum di Assago un pezzo della cinematrografia mondiale:  Il Re Leone, per il quale vince il suo primo (ed unico, purtroppo) Oscar nel 1995.

Un continuo crescendo

È sulle note de “Pirati dei Caraibi” che Zimmer è accompagnato da un’altra star che, in più di un momento, gli ha sottratto l’attenzione dovuta. Stiamo parlando di Tina Guo, straordinaria violincellista e suonatrice di erhu cinese, che ha incantato con le sue movenze (come se imbrigliata tra le note dello spartito) accompagnante ad una tecnica ed una bravura trascendente. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi vedere come i suoi lunghi capelli fluttuassero come per magia mentre si destreggiava con lo strumento.

Parte II: le tenebre e i Supereroi

Dopo una breve pausa di circa 10 minuti (che è servita ai più per rendersi conti di cosa fosse appena successo alle loro vite) Zimmer & Co. ritornano con delle vere e proprie scariche di adrenalina pura. Musiche cupe e tenebrose, che identificano i lavori degli utlimi 10 anni del compositore: suoni sempre meno tradizionali e sempre più elettronici o campionati. Tuttavia questo rivoluzionarismo musicale risente delle prime esperienze di Zimmer, la cui carriera vede alcune importanti negli anni ‘70, con un passato con gli Ultravox, i Buggles (fondamentale il suo lavoro per il primo album “Video Killed the Radio Star”). Dopo una breve esecuzione di uno dei suoi primissimi lavori, Rain Man, Zimmer procede con un medley da “Supereroe”.

Da togliere il fiato le soundtracks tratte da “L’uomo d’acciaio“, “Amazing Spiderman” e l’ultimo capolavoro “Wonder Woman” (con la collaborazione di Gregson-Williams, con cui ha lavorato anche per la serie TV “The Crown“). Lo affiancano per queste musiche tante donne: due violiniste, due percussioniste, una contrabbassista, una bassista, infatti Zimmer dirà: “per i supereroi ho voluto schierare davanti tutte le mie Wonder Women.”

Un emozionante ricordo: Heath Ledger e le vittime di Aurora

Il percorso conoscitivo di Hans Zimmer è continuato toccando anche momenti di assoluta emozione, quando si giunge alla parte finale dedicata interamente ai lavori effettuati Christopher Nolan, il regista con cui ha siglato un sodalizio ormai più che decennale. Ma l’introduzone di queste musiche è di quelle che si ricordano, che si portano nel cuore, così come ha fatto sino ad ora Zimmer. Il compositore si commuove ricordando la sua collaborazione con Nolan iniziata con Batman Begins nel 2005, un film che non prevedeva alcun seguito.

Ha rimembrato i momenti durante i queli Nolan stava scritturando il sequel di Batman: il Cavaliere Oscuro, in cui gli descrisse perfettamente il personaggio di Joker e gli rivelò che l’attore perfetto era Heath Ledger. L’intero Forum gli ha così tributato un lungo e commovente applauso. Ma questo commiato si è allargato in maniera appassionata e toccante per le tante vittime della barbarie umana, ricordando quelle di una Francia dilaniata, così come la Gran Bretagna e la Siria. Zimmer ha poi voluto ricordare la tragedia del luglio 2012, quando 12 persone morirono per mano di un folle che sperò sul pubblico durante la proiezione di Batman: il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. Tutto il suo discorso è stato accompagnato dalle note di Aurora, ovvero il nome della città del Colorado in cui è avvenuto l’attentato.

Nel finale non poteva mancare uno dei suoi ultimi capolavori più apprezzati: Interstellar, la pellicola di Nolan (ovviamente), candidata per la Miglior Colonna Sonora. Sotto il tocco leggiadro del Maestro, il pianoforte si anima e le artificiali luci dei migliaia di cellulari che riprendevano l’impareggiabile esecuzione, hanno reso l’atmosfera magica, trascendente, unica.

Inception – La degna (straordinaria) chiusura

Interstellar sembrava essere l’ultima di una serie di grandi esecuzioni. Cala il sipario. Hans Zimmer saluta il pubblico: “Grazie Milano!“, ringrazia i membri dell’orchestra uno ad uno. Sembrava veramente finita, come la più bella delle favole. Il pubblico inizia ad abbandonare i propri posti, quando all’improvviso le luci del palco si riaccendono. Un’unica grande luce colpisce diverse volte alcune sezioni del Forum.

E poi di nuovo. Una chitarra elettrica, è chiaro sin dai primi secondi: è Inception, “Dream is Collapsing”. Il pubblico rimane in piedi per l’intera esecuzione, il parterre è vuoto per un semplice motivo: tutti si sono trascinati sotto al palco perché sanno che non è finita, che manca un ultimo tasselo, l’elemento perfetto di concerto indimenticale.

Le luci si spegno. Se ne riaccende solo una ed è puntata lì, al centro del palco. Inizia a suonare un pianoforte che sembra incantato, Hans Zimmer viene lentamente accompagnato dall’orchestra che sembra non voler disturbare il Maestro. E poi i violini, e le percussioni, e i violoncelli, e le trombe. Un unicum destinato ad essere ricordato, che resta sotto pelle, nella testa, nel cuore. È “Time”.

29 Giugno 2017, il giorno in cui Hans Zimmer ci ha spiegato perché è così bella la vita, perché merita di essere vissuta, perché la musica ci unisce e, perché dobbiamo ricordarci di emozionarci.

 

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