29 Agosto 2017 - 09:19

Il Volo: “La loro musica ha aiutato il mio bambino”. La testimonianza di una mamma

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La musica de Il Volo come terapia contro un ritardo del linguaggio espressivo? È possibile ed è realmente accaduto. A parlare è una giovane mamma

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Il Volo, il trio pop-lirico acclamato in tutto il mondo e reduce da una lunga stagione di successi, si è ritrovato ad essere protagonista di un fenomeno di songtherapy, la cosiddetta musicoterapia. Si tratta di un fenomeno psico-emotivo che aiuterebbe attraverso il sussidio della musica a superare eventi patologici più o meno importanti.

Raccontaci come tuo figlio ha scoperto il gruppo.

M.S: <<Ciao Antonella, la storia di C. con Il Volo incomincia a febbraio 2015 con Sanremo, aveva solo 3 anni quando è rimasto affascinato dalle loro portentose voci. Acquistato il CD che ascoltava riproducendone i suoni, la sera mi chiedeva di cercare in rete filmati e lyrics. Voleva sapere proprio tutto su quei tre ragazzi speciali>>.

Quindi gli è esplosa una irrefrenabile passione per Il Volo. Poi cosa è successo?

M.S: <<Nel frattempo C. aveva iniziato la logoterapia a causa di un ritardo del linguaggio espressivo che lo costringeva ad esprimersi con un vocabolario ridotto e tutto suo. Non collaborava molto e per farlo entrare in sintonia con la terapista mi è venuta un’idea: se avesse svolto bene e con impegno gli esercizi, al termine avrebbe potuto cantare le canzoni de Il Volo. Espediente che produsse i suoi buoni risultati>>.

 

 Quando ha incontrato i suoi idoli?

M.S: <<Ad agosto 2015 in occasione di una cena di beneficenza tenuta a Roseto, C. ha incontrato il suo ‘Laluca‘ ( così chiamava Gianluca Ginoble). È stata la prima conquista, quando l’ho visto comunicare con il cantante mi sono emozionata, fino al giorno prima non aveva mai parlato con estranei>>.

Non è riuscito ad incontrare gli altri membri del trio?

M.S: <<Certo! Il 9 agosto 2015 siamo stati al concerto di Chieti. Entriamo e C. canta tutte le canzoni, vede i ragazzi e vuole salutarli, ma io non so come fare. Attira l’attenzione di un compaesano di Gianluca che gentilmente ci fa strada verso i cancelli. Piero Barone lo sente piangere e grida: “Ma volete far passare quella mamma con il bambino?” Ciro lo stringe forte e rivede anche Gianluca, purtroppo con Ignazio Boschetto non c’é stato l’incontro>>.

Da allora hai iniziato a notare miglioramenti?

M.S: “Si, eccome. Esce il nuovo CD e C. si appassiona sempre di più, viene poi pubblicato un libro sul trio. Ogni sera dovevo raccontargli una storia sulle avventure dei ragazzi. Intanto C. aveva raggiunto palesi progressi”.

Hai fatto di tutto per creare occasioni di contattato con Il Volo…

M.S: <<Naturalmente, perché vedevo che il mio bambino era felice e ne giovava. C. grazie alla musica de Il Volo ha fatto passi da gigante, pensa che ha iniziato a studiare canto e come brano ha portato la canzone Per te ci sarò>>.

 Il Volo fa ormai parte della quotidianità di tuo figlio che in loro ha individuato quasi un modello da seguire.

M.S: <<Esatto. Addirittura quando nota che qualcuno si comporta male lo rimprovera e gli consiglia di ascoltare la loro musica, perché così farà il bravo, perché loro secondo C. sono i migliori>>.

 A che punto è oggi tuo figlio?

M.S: <<C. sta continuando a fare terapia. Ne ha di strada da fare, ma ad oggi è  irriconoscibile per i miglioramenti che ha fatto ed io non posso fare altro che ringraziare oltre che i dottori e la mia famiglia, Piero, Ignazio e Gianluca che hanno inconsapevolmente aiutato il mio bambino con il loro Grande amore>>.

 

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