26 Maggio 2015 - 16:04

Incidente letale sulla A16, quattro morti

Incidente: Sul pulmino schiantatosi contro la barriera presenti 8 operai di ritorno a casa dal turno di lavoro in Irpinia, quattro in condizioni gravi

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Ieri sera, intorno alle 18:00, la distrazione è costata cara a 4 operai di ritorno a casa dall’Irpinia sull’autostrada A16 NAPOLI-BARI.

Gli operai, secondo alcune testimonianze, provengono da un cantiere in attività in Irpinia e stanno rientrando nei paesi di origine nel Napoletano.

Il monovolume sul quale viaggiano con altri 4 colleghi va ad una velocità sostenuta e la decisione di prendere lo svincolo per Baiano è fatale.

Il monovolume non riesce a seguire la traiettoria e si schianta contro la cuspide che divide la corsia autostradale dallo svincolo, abbattendola, colpendo anche la barriera di protezione e precipitando giù per alcune decine di metri, dove si trascinerà con se anche le indicazioni stradali.

Il monovolume è distrutto e irriconoscibile; dentro di questi, 7 operai e uno fuori.

Pezzi sparsi del veicolo ovunque. Quattro operai, tutti fra i 34 e i 44 anni, muoiono all’istante; uno viene soccorso con l’elicottero e portato al Caraderelli di Napoli in condizioni gravissime.

Degli altri tre, due vengono soccorsi e trasportati all’ospedale di Nola (Napoli); l’altro, un uomo di nazionalità rumena, viene ricoverato nell’ospedale di Avellino. Incidente

Per estrarre i corpi dalle lamiere ridotte a un garbuglio irresolubile, i Vigili del fuoco sono costretti a scoperchiare il monovolume.

Sul posto intervengono gli agenti della Polizia stradale, coordinati dal Comandante Renato Alfano e i tecnici della società Autostrade per l’Italia.

Lo svincolo viene chiuso per un paio d’ore consentire lo sgombero della carreggiata e il recupero delle salme delle vittime dell’incidente.

Gli investigatori escludono che a causare l’incidente sia stato lo scoppio di uno pneumatico e analizzando l’asfalto non si rivelano nemmeno grossi segni di frenata.

Per tutta la serata è proseguita l’attività degli investigatori per la loro identificazione. Questo tratto di strada è già stato testimone di un altro catastrofico incidente, avvenuto nel luglio 2013, dove a trovare la morte sono state 40 persone di ritorno da San Giovanni Rotondo (Foggia).

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