23 Gennaio 2016 - 14:29

La Camera approva il “whistleblowing”: cos’é?

Riparte il Futuro, la campagna di Libera contro la corruzione e l’illegalità nel mondo della politica e del lavoro, spiega cos’è il whistleblowing

[ads1]Letteralmente è un “soffiatore nel fischietto”, la pratica esercitata da chi vuol segnalare episodi di malaffare o corruzione a cui assiste sul posto di lavoro, in ufficio o in fabbrica. Come si potrà immaginare, non c’era nessuna tutela per queste persone che, dopo aver denunciato, il più delle volte venivano licenziate o diventavano vittime di mobbing e del demansionamento.

ImageProxy.mvcLa Camera dei Deputati ha approvato con 281 voti favorevoli una proposta di legge che assicurerà protezione e tutela nei confronti di chi contribuirà a combattere l’illegalità attraverso la propria testimonianza. Si attende la risposta del Senato per l’approvazione definitiva.

Riparte il Futuro segnala alcune imperfezioni nel testo di legge, dopo averlo analizzato punto per punto, e, volendo contribuire al suo miglioramento non ha perso tempo e ha subito formulato delle proposte: con i semafori verde, giallo e rosso ha indicato il grado di soddisfazione “molto”, “così così” e “per niente”.

Oltre 150mila cittadini, sia italiani che europei, hanno firmato una petizione per chiedere protezione per i “whistleblower”.

Libro_Il whistleblowingDa poco tempo è stato pubblicato anche un libro che spiega quali sono le pratiche che il lavoratore deve effettuare per denunciare le discrepanze di cui si accorge. L’autore del libro, Giorgio Fraschini, si è laureato in Giurisprudenza nel 2007 con una tesi proprio sul “WhistleBlowing at work“, iniziando a lavorare, successivamente, per l’ente britannico che si occupa di questi lavoratori. Questo ente è soprannominato  Government Accountability Project negli USA, Public Concern at Work nel Regno Unito e Open Democracy Advice Centre in Sudafrica. Pare che l’istituzione di questi centri, che esistono anche in Australia ed in Giappone, abbia portato ampi benefici culturali nei propri paesi di riferimento.

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