17 Novembre 2015 - 13:28

Le Iene, un prete da bollino rosso

un prete da bollino rosso

L’inviata de Le Iene, Giovanna Nina Palmieri, ci racconta la scioccante storia di un prete “trasgressivo”, che spende i soldi delle offerte destinati ai più bisognosi, in escort, droga, alberghi e cene di lusso

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È soltanto di poche settimane fa la notizia dello scandalo che, come un fulmine a ciel sereno, ha investito la Curia Romana e il Vaticano, il cosiddetto “Vatileaks 2”: alti prelati e cardinali di Sua Santità più propensi ad accumulare ricchezze e beni materiali, piuttosto che occuparsi della cristianità e delle anime bisognose dei fedeli; un nido di vipere che s’annidava sotto l’ombra del bianco Cupolone di San Pietro.

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Lo scandalo “Vatileaks 2”

Pochi giorni fa, un altro scandalo che imbarazza la Chiesa e fa discutere: l’abate di Montecassino, Pietro Vitorelli, dilapidava le elemosine dei fedeli in viaggi di lusso, festini, ostriche, champagne ed ecstasy.

La Iena Nina Palmieri, nel servizio de Le Iene andato in onda lunedì 16 novembre, ci racconta una storia sconvolgente, che ricorda molto da vicino quella dell’abate di Montecassino: un prete di una piccola parrocchia che, spacciandosi per un magistrato si concedeva ogni tipo di lusso, dai pranzi luculliani ai festini a luci rosse, tutto pagato con le offerte della parrocchia.

A raccontare a Nina questa ennesima vicenda che coinvolge il mondo ecclesiastico, è un giovane napoletano di 26 anni, Angelo (nome di fantasia), che pur avendo una laurea in Giurisprudenza di mestiere fa l’escort per uomini, donne e coppie.

Nina Palmieri

Nina Palmieri e il prete “da bollino rosso”

Il ragazzo guadagna parecchi soldi, grazie ad una clientela “alto spendente”, formata da imprenditori e professionisti con esigenze molto “trasgressive”: droga, alcolici e hotel di lusso. Tra le tante situazioni “ad alta trasgressione”, Angelo ne ha vissuta una con un cliente davvero “particolare”: una persona che dichiarava di essere un magistrato, un giudice molto conosciuto negli ambienti più chick e lussuosi di Napoli e Roma; questo magistrato, noto in molti ristoranti e alberghi di lusso, trascorreva le serate in compagnia di giovani escort in hotel a 5 stelle, concedendosi cene luculliane e soprattutto “dopocena” a base di orge e droga.

Camere con vista mare da 400 € a notte, ostriche, champagne, festini a base di cocaina, una vita da vero nababbo:

Amava dimostrare di avere tanti soldi e di poterli spendere liberamente […] La cocaina non mancava mai, era in abbondanza tanto da avanzare.

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Le Iene, un prete da bollino rosso

Tutto questo lusso veniva pagato dal “presunto” giudice in contanti oppure con una carta di credito che era affidata ai suoi autisti: una carta del valore di 10mila euro; non badava a spese, comprava regalini anche ai suoi giovani “accompagnatori”, borse griffate e vestiti costosissimi. Dal punto di vista sessuale, il giudice era molto “esigente”, ma dietro questo animo così “trasgressivo” sembrava nascondere un grande bisogno di affetto, come se oltre al sesso cercasse anche un rapporto sentimentale di dipendenza.

Il magistrato proponeva ad Angelo anche lavori dal profilo molto “elevato”: incarichi al Parlamento o nelle aziende degli Agnelli. Le conoscenze ostentate e tutto questo lusso sfrenato insospettiscono Angelo, che mette su internet uno dei numeri da cui il giudice lo chiamava e fa una sensazionale scoperta: il numero corrispondeva a quello di una parrocchia e quel giudice non era altri che il parroco della chiesetta. Un prete che spendeva i soldi della parrocchia, per soddisfare i propri vizi: Angelo si convince che tutti quei soldi arrivavano dalle offerte che i parrocchiani facevano per i più bisognosi.

A questo punto, il giovane escort avvisa la Curia, presentandosi con nome e cognome, ed informa il vicario delle abitudini e dei vizi del prete. Nonostante la segnalazione di Angelo, non succede niente, ed il sacerdote continua a contattare su siti di incontri escort, che si rivelano essere amici di Angelo; i due escort decidono allora di documentare con foto e video le loro avventure con il prete “giudice”: viaggi extra-lusso, centri benessere, parrucchieri, notti “bollenti”. Così Angelo decide di spedire tutto il materiale “da bollino rosso” alla Curia e ad un giornale locale, facendo scoppiare lo scandalo.

Il prete, il giorno prima della pubblicazione dell’articolo compromettente, viene sospeso dalla Curia, e per qualche mese del sacerdote non se ne sente più parlare. Ma poco tempo dopo, ricompare sui siti per escort gay un “misterioso giudice”.

Per vedere l’intero servizio di Nina Palmieri clicca qui.

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