16 Marzo 2017 - 12:56

La legge del viaggio di Ai Weiwei alla Galleria Nazionale di Praga

ai weiwei

La legge del viaggio (Law of the journey) è la nuova opera di Ai Weiwei che invita a riflettere sul tema delle migrazioni

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La legge del viaggio ci è raccontata dall’artista contemporaneo cinese Ai Weiwei che si mostra vicino alla sofferenza e alla solitudine di chi è costretto a lasciare il proprio Paese e rischia la propria vita nel tentativo di salvarla o cercarne una migliore. È un pezzo di vita, un pezzo della sua storia: “Ogni migrante umiliato mi ricorda mio padre” dice infatti. Anche lui stesso lasciò il suo Paese per andare negli Stati Uniti.

Questa opera è il racconto di chi ha voluto darsi una possibilità: è stato installato un gommone gonfiabile lungo 70 metri con 258 sculture di rifugiati senza volto come se non avesse dignità chi muore per vivere, come se non avessero una identità, una loro storia, una propria ed individuale dimensione.

Law of the journey

Law of the journey mostra un atteggiamento sicuramente provocatorio da parte dell’attivista cinese che punta il dito contro le politiche di austerità della Repubblica Ceca, in primo luogo. È anche, però, un chiaro invito alla riflessione su una tematica mai più attuale di adesso che evidenzia, nel modo in cui viene tendenzialmente affrontata, non soltanto una crisi dei rifugiati ma una crisi umana, come dice lo stesso artista; un momento di decadenza per gli stessi valori che dovrebbero assistere lo stesso senso di umanità, come la solidarietà e la fratellanza ma tutti chiudono gli occhi o stendono un velo sul cuore .

L’opera resterà esposta dal 17 marzo 2017 al 7 gennaio 2018 alla Galleria Nazionale di Praga.

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