Lercio Magistralis all’UNISA

Appena terminata la LERCIO MAGISTRALIS: ospiti all’UNISA gli autori campani del sito satirico Lercio.it. Guarda il video dell’intervista e le foto

[ads1]Si è tenuta oggi, 18 dicembre 2015, nell’aula 4 del Campus di Fisciano, la LERCIO MAGISTRALIS, l’incontro con gli autori campani del blog satirico: Davide Paolino, Stefano Pisani e Mattia Pappalardo.

La possibilità di incontrare gli autori di persona ha attirato un gran pubblico di studenti: il sito, ormai diffusissimo, ha vinto per due anni consecutivi il “Macchia Nera Awards”, per le categorie miglior sito umoristico e miglior battuta.

Il blog satirico nasce a ottobre 2012 come parodia di Leggo.it (giornale online nazionale) ed è specializzato nelle fictonial news, ovvero l’elaborazione di notizie false.

Tra le più belle notizie, memorabile è una delle prime:

“ERRORE NEL SISTEMA OPERATIVO, RADIO MARIA PASSA I MEGADETH”.

La conferenza comincia con “la storia dei troll”: il primo troll della storia risale al 1722, quando Benjamin Franklin scrisse delle lettere pubblicate dal quotidiano di allora con lo pseudonimo femminile di Silence Doogod.
“Spesso, quando le satire non vengono comprese, nasce la bufala” dice Stefano Pisani, per spiegare la differenza tra satira e bufala, che gli autori di Lercio.it cercano di tenere sempre ben presente: la satira tratta notizie dichiaratamente false; mentre le bufale sono notizie false diffuse come reali.

Gli autori campani mostrano poi i portali internazionali da cui hanno preso esempio all’inizio della loro avventura, citando anche una delle più importanti riviste satiriche italiane: “Il Male”.

La conferenza prosegue con la lettura dei commenti, incredibilmente accusatori, delle persone che credono alle notizie diffuse da Lercio (spesso più divertenti delle notizie stesse) e di alcuni post della rubrica “Te l’avevo Lercio” (in cui si raccolgono notizie di Lercio che poi si sono avverate).

Dopo innumerevoli risate, l’incontro si conclude con un questionario per il pubblico: Vero o Lercio?

Apparentemente, gli studenti dell’UNISA riescono a distinguere satira e realtà.

[ads2]