21 Novembre 2015 - 18:34

Lo Stato Sociale chiude il tour a Bologna, riflessioni pre-concerto

Questa sera Lo Stato Sociale chiuderà il tour nella sua Bologna. Tanti gli ospiti che prenderanno parte a questa serata speciale. Lodo condivide una sua riflessione con i fan a poche ore dall’esibizione

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Ci siamo. 21 novembre 2015. Questa sera Lo Stato Sociale chiuderà il tour nella sua Bologna e lo farà in una location specialissima: il Paladozza. Tante le sorprese e gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione:

99 Posse
Tre Allegri Ragazzi Morti
Brunori SAS
The Bluebeaters
Magellanostato sociale
Gnu Quartet
Max Collini
COSTA!
Altre di B
Duncan Project (coreografie di Michela Ercolani)

Questa la riflessione di Lodo Guenzi pubblicato sul profilo Facebook del gruppo a 24 ore dall’evento:

sì domani è l’ultimo concerto, sì la pausa, sì il ritorno, sì il palasport… ma qui voglio raccontarvi un’altra cosa. e se vi va di perdere qualche istante a leggerla, beh questa cosa mi fa bene. a me è capitato di fare questa cosa decisamente per caso, tirato dentro da degli amici, come spesso accade con quello che ti cambia la vita. avevo finito l’accademia, avevo una compagnia con due splendide attrici e lavoravo qua e là, tra stabili e non, tra scrivere e recitare. in quel primo anno l’elastico che mi teneva legato alla mia accademia era, pensa un po’, un’amicizia.


nicola l’ho conosciuto al test attitudinale per entrare nella sezione musicale della scuola media guido reni di bologna. sono entrato, barando. e poi ne ho fatta un’altra. con nicola ho fatto le mie prime strade scuola – casa e casa – scuola in totale indipendenza dai miei e mi sono raccontato le prime vere grandi cazzate. quelle che poi da grande vuoi realizzare. in quell’anno io giravo tra i teatri e la radio, mentre nasceva l’idea di una band, e lui finiva l’accademia in cui era entrato un anno dopo di me. e forse ancora adesso è così. salire su un palco e sudare e fare rumore mentre là fuori un mio amico fraterno continuava a fare anche per me quello che doveva essere anche una mia missione: un teatro che parli a noi e di noi.


spesso dovendo lottare, spesso senza avere davanti folle esaltate perchè se fai teatro, per quanto tu sia bravo, i percorsi per riuscire sono sempre più lunghi e contorti. non puoi mettere una canzone di tre minuti su youtube e fare un milione di clic dal nulla come nella musica, per intenderci. devi arrivare alle persone, portarle in un posto e convincerle a tornare.


in questi giorni sono ad allestire l’ultima data in un palasport e lui, come in quegli anni lì, è di nuovo in ballo. all’oratorio di san filippo neri di bologna in queste sere c’è un festival. si chiama 20 30 ed è una rassegna di compagnie sotto i 30 anni “tutto scandalosamente gratis”. stasera i regaz di generazione disagio con karmafulminen – figli di puttini, e settimana prossima altre tre volte, di cui una molto molto speciale. domani sera il festival non c’è, si spostano tutti al nostro concerto. ma stasera sì. gratis. e bello.
andateci
certe cose ti aiutano a riconoscerti.

lodo

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