11 Novembre 2015 - 00:02

Manson in concerto a Firenze, choc per l’atto eretico

Manson

Gesto sconvolgente, ma che il cantante ripete spesso durante le sue esibizioni: Marilyn Manson ha bruciato una Bibbia sul palco

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Brian Warner, in arte Marilyn Manson, è senza dubbio una delle figure più carismatiche e al tempo stesso più controverse del rock anni Novanta.

A grande richiesta, dopo il sold out del concerto del 17 giugno 2015 all’Alcatraz di Milano, il Reverendo Manson è tornato in Italia per un concerto all’Obihall di Firenze, unica tappa italiana del suo tour invernale.

Anche questa data ha registrato il tutto esaurito, così ieri, 9 novembre, erano in più di tremila ad attendere il cantautore statunitense.

Sul personaggio costruito attorno a Manson, quello di “anti-Cristo del rock”, molti hanno spesso avuto da ridire. Questo, ovviamente, non ha mai fermato il cantante, che addirittura afferma orgogliosamente: «Se tutto va bene, verrò ricordato come la persona che pose fine al cristianesimo».

Eppure, l’atto eretico compiuto durante il concerto di ieri ha suscitato molto scalpore: Manson ha bruciato una Bibbia sul palco, durante l’esecuzione di uno dei suoi successi, “Antichrist Superstar”.

Tutto ciò alla vigilia della visita del papa nella città.

I fan della rockstar sono abituati a simili gesti, ma ciò non è bastato a farlo passare inosservato. Del resto, Marilyn Manson non ha mai voluto passare inosservato.

Per il resto, un concerto mozzafiato: pubblico in estasi sulla mefitica cover degli Eurythmics, Sweet Dreams, che Manson ha cantato issato su altissimi trampoli sostenendosi con gigantesche stampelle nere, e sul ritmo metallico e tribale di The Beautiful people.

Fiammeggiante ma breve lo show – appena un’ora e venti – chiuso dal bis Coma White, sporca ballata dedicata ad un altro dei temi cari alla star: l’abuso di droghe.

Alla serata ha partecipato anche Raffaele Sollecito, che nei giorni scorsi aveva condiviso su Facebook la foto del suo biglietto.

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