15 Marzo 2017 - 10:00

Marta Sui Tubi: i conti di una vita, un brano “Di vino”

marta sui tubi

La band siciliana dei “Marta Sui Tubi” si serve dei numeri per raccontare una vita. Un testo profondo al servizio di un’interpretazione toccante

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“Di vino”, traccia dell’album “Carne con gli occhi” dei “Marta sui Tubi”, è un brano dal grande valore. Ha aperto la mente del sottoscritto verso l’incredibile mondo della musica indie. Un universo che ruota parallelamente, lontano dagli occhi indiscreti. Lontano dalla mercificazione e dalle banalità e dove puoi aspettarti di tutto. Gli argomenti sono gli stessi, ma ciò che cambia è la sensibilità, la chiarezza, l’originalità, l’imprevedibilità. Ecco che, allora, anche il semplice racconto di una vita, nelle mani di un abile scrittore, può assumere una valenza alta, altra.

“Di vino” è un brano divino

Mi piace immaginare questo brano come se fosse scritto da un padre alla figlioletta appena nata. Un uomo a cui sta a cuore il destino della sua creatura e si serve di calcoli per metterla in guardia su ciò che sarà la sua vita. Calcoli che non sono freddi, anzi tutt’altro. Un resoconto che all’apparenza sembra asettico ma che nel corso del brano assume connotati dolci, delicati, in alcuni punti anche emozionali.

180.345 sogni sono tutti i sogni che farai nella tua vita se ti metterai a dormire almeno per 3 ore a notte e a questi aggiungerai quelli che farai ad occhi aperti…

Un inizio onirico e sognatore. Il tutto reso prezioso dalla voce unica di Giovanni Gulino, frontman della band di origini marsalesi. I “Marta sui Tubi” compiono un arrangiamento ostinato, incalzante e perpetuo che non guarda in faccia nessuno, un pò come la vita, in fondo.

L’amore, il dolore: la vitamarta sui tubi

Nella vita che questo padre immagina per la figlia c’è ovviamente spazio per l’amore in tutte le sue forme. Da quello più puro (…dirai almeno per 50 volte ti amo e finirai 300 volte da qualche dottore e prenderai 60.000 piccole pilloline e poi farai prenderle anche tu…) a quello più  materiale (…andrai a letto con una ventina di persone delle 1.900 che avrai conosciuto in giro…).

E poi il dolore, compagno inevitabile della vita di ognuno:

20 persone che ami se ne andranno,ti chiederai se c’entrerà Dio. Oh, non basta un addio, non basta un addio…

Di fronte a queste realtà anche le cose più spicciole, come il conto delle bottiglie di birra e vino bevute, assumono un ruolo quasi insignificante.

I conti di una vita

“Ma a cosa servono questi conti?”, si chiede il padre, mentre osserva la sua figlioletta ed immagina per lei un’esistenza fatta di numeri. Beh, a cosa servono ce lo spiega lui stesso:

…tutti questi numeri non servono poi a niente perché i conti alla tua vita potrai farli solo tu e chi non conterà su di te vedrai che non conterà mai niente!

In questa frase si condensa tutto il vero significato del brano. Dare un senso alla propria esistenza, vivere a pieno il dono della vita che ci viene concesso. Quest’uomo sta dicendo: “Rendi la tua vita un capolavoro ai tuoi occhi. Non dar retta a chi ti dice che stai sbagliando. Sei tu a dare valore alla tua vita e sei solo tu l’unica capace di darle un senso”.

Di fronte ai milioni di numeri che ci scorrono davanti nel corso della nostra vita, uno solo è il numero fondamentale. Uno. Siamo noi con la nostra individualità a rendere “divini” i giorni che abbiamo a disposizione.

Se questo è il messaggio che i “Marta Sui Tubi” vogliono trasmettere con questo stupendo brano, non lo so. Ma è quello che più ho percepito, e tanto basta.

Testo

180.345 sogni sono tutti i sogni che farai nella tua vita se ti metterai a dormire almeno per 3 ore a notte e a questi aggiungerai

Quelli che farai ad occhi aperti

Quasi 11 metri di capelli cresceranno sulla testa sulla quale ti farai 6.000 shampoo e cambierai

16 lavatrici e 15 computer con segreti che non sempre salverai

dirai almeno per 50 volte ti amo e finirai 300 volte da qualche dottore e prenderai 60.000 piccole pilloline e poi

farai prenderle anche tu…

riempire un mondo vuoto…. Si può.

Andrai a letto con una ventina di persone delle 1.900 che avrai conosciuto in giro e cambierai

Una decina di auto e coprirai quasi 1.000.000 volte la distanza fra la luna ed il tuo bar

Desidererai un’altra vita, un’altra donna, un’altra casa per tornare e fare finta che sia tua

E piangerai 30 litri di lacrime ma di queste solo un litro di gioia

Batterai le ciglia

400.000.000 di volte

Berrai 1.000 birre

E 2.000 bottiglie di vino

tutti questi numeri non servono poi a niente perché i conti alla tua vita potrai farli solo tu

e chi non conterà su di te vedrai che non conterà mai niente!

20 persone che ami se ne andranno

ti chiederai se c’entrerà Dio

Oh, non basta un addio, non basta un addio

Batterai le ciglia

400.000.000 di volte

Berrai 1.000 birre

 

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