1 Maggio 2015 - 18:46

No-Expo: Pisapia e i primi scontri

No-Expo: scontri a Milano durante il corteo. In piazza Resistenza Partigiana un gruppo di Black Block, che partecipa alla No-Expo Mayday Parade, ha lanciato pietre e petardi contro gli agenti, pronti ad usare gli idranti per disperderli

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Il No- Expo dà vita ai primi scontri. Macchine in fiamme in corso Magenta, dove un gruppo di Black Block ha spaccato vetrine, mentre li agenti usavano lacrimogeni per disperderli. A Largo D’Ancona, nel centro di Milano, c’è una barricata di blindati e corpi di Polizia in tenuta antisommossa, mentre dalle auto in fiamme sale una colonna di fumo nero.

In mattinata si è svolta una manifestazione pacifica dei gruppi No-Expo all’esterno dell’Expo di Milano. Su tutti capeggiava lo striscione: “Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà”. Dopo avere brevemente manifestato per circa mezzora un gruppo, di una trentina di individui, è sceso in metropolitana seguito da agenti della Polizia Locale. Qui c’è stato qualche momento di tensione, quando i ragazzi hanno preteso ed ottenuto di passare senza biglietti.

Ai tafferugli in strada si aggiungono i precedenti della notte, quando il gruppo Anonymous ha tentato di bloccare il sito web di Expo per la vendita dei biglietti: un assalto web durato pochi minuti, poiché la piattaforma di sicurezza ha arginato l’hackeraggio.

No-Expo e i primi scontri

No-Expo

Delle 18:36 è la dichiarazione del questore di Milano, Luigi Savina, che ha coordinato personalmente tutte le operazioni: “Gli scontri che sono stati provocati intorno alla zona di Cadorna erano tentativi di sviarci. I manifestanti violenti volevano che li inseguissimo lasciando sguarniti i presidi che impedivano loro di dirigersi verso il centro”.

Nel frattempo sembrano solo un ronzio di fondo le parole del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, mentre si recava all’inaugurazione del padiglione della Cina: “Vedo che c’è già fila. Questo è importante. Expo è un’occasione che non dobbiamo sprecare perché se lo facciamo non rilanciamo il Paese e non diamo una scossa alla lotta alla fame“. Poi ha aggiunto: “Questa è una giornata delicata per il corteo degli antagonisti previsto in città”. Da Palazzo Marino, Pisapia, tenterà di tenere sotto controllo la situazione “affinché oggi sia una giornata serena”.

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