18 Aprile 2015 - 16:28

Nymphomaniac vol. 1, il valzer del piacere

Nymphomaniac

Nymphomaniac, definito il “film scandalo” insieme al secondo volume, racconta la somma delle voci polifoniche che portano all’armonia del piacere

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Nymphomaniac, diviso in due volumi, è l’opera conclusiva della Trilogia della depressione così definita di Lars von Trier, insieme ad Antichrist e Melancholia. Il primo volume, diviso in 5 capitoli, presenta gli interlocutori principali: Joe (Charlotte Gainsbourg) e Seligman (Stellan Skarsgård), che porta la donna a casa sua per accudirla avendola ritrovata a terra insanguinata.

nymphomaniac

dal film Nymphomaniac

Tra i due nasce un dialogo/confessione che si traduce nel film che scorre davanti ai nostri occhi, in cui l’apparente monotonia del confronto tra l’uomo e la donna chiusi in una camera, è invece azionata dalla vita di Joe. Scopre il piacere fin da piccola, non riesce più a saziarsene, trasformandosi in una ninfomane insensibile. La sensibilità che interessa a Joe è quella fisica, quella che passa dal corpo, con cui godere fino all’appagamento dei sensi. In fondo però, Joe non è mai soddisfatta del suo piacere, che si esprime nella ricerca, non solo nell’adempimento. Rifiuta l’amore fin dall’inizio, eppure sarà il segreto del sesso, che la porterà all’armonia del piacere.

Nymphomaniac ci parla della sessualità, dell’erotismo e del sesso con diversi linguaggi, ed è attraverso le associazioni con il mondo della natura e con la cultura, che Lars von Trier eleva il cinema porno al cinema d’autore.

Il pescatore perfetto” è il primo capitolo del film: l’uomo prova a spiegare le prime pulsioni sessuali incoscienti di Joe paragonandole all’arte della pesca. Il parallelismo discolpa la competizione egoista che nasce tra lei e la sua amica, con cui impara a conoscere il suo corpo.

Nymphomaniac

dal film Nymphomaniac

Questo è un capitolo introduttivo, che mostra il conflitto di Joe con la madre e l’amore per il padre; non solo. Mostra il primo incontro con Jerôme, l’uomo su cui ruota tutto il primo volume di Nymphomaniac. Joe chiede meccanicamente al ragazzo di donargli la sua verginità, in un rapporto animalesco: due colpi alla vagina e due al sedere creano quel 2+3 che formano il 5; ma questo non ricorda la struttura del valzer?

Infatti, il Valzer di  Dmitrij Dmitrievič Šostakovič è uno dei motivi musicali dominanti nel film, evocando subito il trailer di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, un altro film che affronta il controverso rapporto di coppia e le declinazioni del sesso. Il Valzer n. 2, settimo movimento della Suite per orchestra di varietà, è la composizione che esprime l’idea di sessualità di Lars von Trier. Il valzer è appunto una danza che si basa sulla combinazione di tre passi a due tempi (sono chiari i riferimenti numerali nella scena in cui Joe perde la verginità), ma aggiungendo a un passo di valzer uno di marcia si ottengono i 5 tempi; in questo caso i 5 capitoli del film, con cui si raggiunge l’apice dell’armonia del piacere, ma viene di nuovo messa in discussione, anticipando il secondo volume di Nymphomaniac. 

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dal film Nymphomaniac

Jerôme” e “La Signora Hsono i capitoli in cui comincia a delinearsi l’interiorità di Joe. Nella ricerca di un lavoro si ritrova nell’ufficio gestito da Jerôme. Questa volta però non riesce a consumare un rapporto sessuale con il suo capo, l’uomo con cui ha perso la verginità, e verso cui prova qualcosa di diverso, che le blocca il bisogno di emancipare il suo diritto al piacere.

Quando Joe si accorge di amarlo e decide di dichiararsi, scopre che è andato via dall’ufficio e si è sposato con la sua segretaria. Questo distacco induce Joe a rivivere Jerôme attraverso il ricordo dei suoi dettagli, le mani ad esempio, alcune parti del corpo dell’uomo che suscitavano un’attrazione diversa alla ninfomane. Con il tempo l’insensibilità di Joe, intesa come incapacità di sentire emozioni di “riempimento”, la portano a curare una vita di scambiabili rapporti sessuali con uomini innamorati di lei, come il caso del signor H. Cede al gioco e si lascia ingannare da Joe, lascia la moglie e abbandona la famiglia; è forse una delle scene più drammatiche del film, in cui si esprime la grande capacità di Lars von Trier di smascherare i sentimenti umani nel loro irrefrenabile e inconscio bisogno di difendersi dalla crudeltà.

Nymphomaniac

dal film Nymphomaniac

Prima di passare al quinto capitolo, il quarto intitolatoDelirium“, accenna ad una sorta di analisi psicoanalitica più esplicita della ninfomane Joe, in corrispondenza con l’aggravarsi e la morte del padre. Joe dichiara in maniera forte il disprezzo per sua madre, mentre esprime un lato dolce e affettuoso mai visto con il padre. La ragazza soffre di complesso edipico al femminile, quando l’amore per il padre non si supera mai: la masturbazione non è altro che un legame atavico con il primo impulso sessuale, quello provocato dal legame con la figura maschile paterna. Quando Joe comprende che il padre è vicino alla morte, cerca il piacere fisico in maniera disperata e selvaggia. La crisi, causata dalla perdita del padre, le porta un orgasmo non provocato. In tale prospettiva, se rileggiamo Freud attraverso le immagini del quarto capitolo del film, sappiamo che la mano di Jerôme che attrae Joe è il richiamo alla mano paterna, che accarezza e guarda con amore.

È con il capitolo finale di Nymphomaniac 1 che il regista svedese comincia a fare cinema, nel senso più completo; “A scuola di organo” infatti, mostra una maturazione sia della sfera sessuale di Joe sia dell’estetica di Lars von Trier.

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dal film Nymphomaniac

Il parallelismo tra la polifonia di Bach e l’erotismo si esemplifica nelle tre voci singole che compongono l’armonia sessuale per Joe. Una voce bassa, monotona e costante eppure basilare; per Joe è F. verso cui non prova attrazione, ma è il simbolo del rituale del sesso, capace di suscitarle l’orgasmo perfetto. La seconda voce, quella più alta; per Joe é G. da cui si sente profondamente dominata, è la parte selvaggia che agisce nel momento inaspettato alimentando l’attesa e l’eccitazione. Infine, lui, il segreto del sesso: Jerôme, perché è l’amore. 

La terza voce che porta all’armonia è l’amore. Il rapporto sessuale tra Joe e Jerôme è, nonostante l’aspetto “porno” per le scene esplicite, la celebrazione della sessualità come armonia tra i corpi. Un valzer che arriva al piacere attraverso la combinazione dei passi, un alternarsi di ritmi lenti e veloci che cercano il giusto equilibro.

Joe guarda la mano di Jerôme, quel dettaglio che esprime la sua carica di virilità e che la possiede. Ed è così che trova lo slancio per appagare la sua tristezza, il senso di vuoto che solo Jerôme può riempire (da un senso basso ad un senso alto del termine); inibita e pudica, la ninfomane s’illude di aver trovato il piacere, ma è solo l’inizio di un nuovo percorso. L’armonia, intesa come preliminari, eccitazione e amore, sono solo un momento di passaggio. 

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