5 Dicembre 2016 - 13:04

Pacemaker difettosi, l’allarme riguarda anche l’Italia

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Pacemaker difettosi, l’allarme riguarda anche l’Italia. La St. Jude Medical, azienda statunitense che produce questi dispositivi, ha diffuso l’allarme in tutto il mondo, e in tutti i Paesi ospedali e strutture sanitari stanno richiamando i pazienti cardiopatici a rischio

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Pacemaker difettosi, l’allarme riguarda anche l’Italia. La St. Jude Medical, azienda statunitense che produce questi dispositivi, ha diffuso l’allarme in tutto il mondo, e in tutti i Paesi ospedali e strutture sanitari stanno richiamando i pazienti cardiopatici a rischio che, secondo le stime, sarebbero oltre sedicimila, mentre più di 400mila sarebbero i pacemaker difettosi immessi sul mercato.

I modelli di pacemaker segnalati dalla St. Jude Medical si chiamano Fortify, Fortify Assura, Quadra Assura, Unify, Unify Assura e Unify Quadra, e sembra che il loro impianto abbia provocato, già, negli Stati Uniti, almeno due decessi. Nessuno, invece, è stato segnalato nel nostro Paese.

Il difetto di questi meccanismi sarebbe nella batteria, che si scaricherebbe all’improvviso, lasciando il paziente senza il dispositivo di protezione che, di fatto, gli segnala eventuali irregolarità o problemi legati al cuore. La ricerca dei dispositivi si sta trasformando sempre di più in quella del classico “ago nel pagliaio”, in quanto i pacemaker difettosi non riguarderebbero ogni singolo modello, ma appena lo 0,21% di ognuno di questi. E’ partita, quindi, una campagna a tappeto da parte del Ministero della Sanità, che ha inviato una informativa alle singole regioni per iniziare a censire i pazienti potenzialmente soggetti al problema, e convocarli per impiantare un nuovo dispositivo, questa volta sicuro.

Da questo iniziale “censimento” sarebbero emersi circa sedicimila casi a rischio. Un servizio utile messo a disposizione dei pazienti da parte dell’azienda produttrice viene dal sito internet della St Jude. Inserendo il numero di serie del proprio apparecchio, sarà possibile scoprire subito se il proprio pacemaker risulta essere tra quelli a rischio e quindi andare a farlo rimuovere.

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