5 Novembre 2016 - 20:14

Pasquino racconta i dieci anni di Medicina a Salerno

Per il decennale di Medicina a Salerno, colui che ne è stato il principale artefice, Raimondo Pasquino, ripercorre le tappe della fondazione della facoltà.

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Raimondo Pasquino, rettore dell’Università degli Studi di Salerno dal 2001 al 2013, attualmente dirigente CSTP, ci accoglie nel suo ufficio per condividere con noi i ricordi legati al decennale di Medicina e Chirurgia.

Da sempre in prima linea nel portare avanti il progetto di istituire la Facoltà di Medicina a Salerno, divenuto rettore ha concretizzato questo obiettivo, ridando vita e riportando in auge l’antica tradizione della Scuola Medica Salernitana.

Quali sono state le principali tappe antecedenti la nascita ufficiale della Facoltà?

Risalgono alle prime lettere con l’allora Ministro Moratti, nelle quali chiedevamo un accordo di programma. In quel momento non erano previste nuove facoltà di medicina. Le cose cambiarono quando nel piano di sviluppo (2004 – 2006), veniva autorizzata l’istituzione di nuove facoltà di medicina laddove vi fossero strutture e spazi adeguati per poterle insediare.

Baronissi era la sede giusta per poter accogliere la nascente Facoltà di Medicina. Avevamo liberato il campus, trasferendo la Facoltà di Scienze a Fisciano, creando così gli spazi adeguati per Medicina. Un elemento di sensibilizzazione, dal punto di vista simbolico, fu un episodio accaduto in occasione della visita dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi a Fisciano. Una studentessa di Lettere gli mise in testa il cappello della facoltà di Medicina e i giornali ne parlarono. Da parte nostra non vi fu alcuna pressione nei confronti di Ciampi in merito al nostro progetto di istituire la Facoltà di Medicina a Salerno, ma si parlò di quell’episodio per giorni come di un voluto tentativo di sensibilizzazione.

A quando risale l’atto definitivo nel percorso di istituzione della Facoltà di Medicina?

L’atto definitivo è stato il decreto che ha istituito la Facoltà di Medicina e Chirurgia, datato 18 ottobre 2005. Facemmo, poi,  partire la Facoltà con l’anno accademico 2006 – 2007. Fondamentale per la fondazione di Medicina fu la scelta del comitato tecnico – scientifico, composto da un rappresentante di ciascuna delle università che avevano firmato l’accordo, ovvero Siena, Firenze, Pisa, Catanzaro, Federico II e SUN.

L’Università di Salerno aveva all’interno del comitato due rappresentanti: il Prof. Luigi Reina, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, nominato dal senato accademico, e il Prof. Luca Parente, Ordinario di Farmacologia alla Facoltà di Farmacia, che venne eletto tra i docenti afferenti ai settori scientifico – disciplinari di interesse medico.

Nel 2012, la Facoltà di Medicina di Salerno ha trovato un altro – l’ennesimo – scoglio da superare nel suo impervio percorso. Probabilmente il più difficile nel corso di questi dieci anni. La firma dei contratti dei docenti dell’Ateneo salernitano con l’Azienda Ospedaliera del Ruggi D’Aragona, le proteste degli studenti, la complessa integrazione tra Università ed Ospedale. Come ha vissuto e gestito quel periodo?

Fu la fase più delicata, in quanto nel 2012 cominciò l’esigenza di entrare pienamente all’interno dell’ospedale e, nel farlo, trovammo resistenza. D’altronde, era normale che gli ospedalieri facessero resistenza all’arrivo degli universitari. Il nostro obiettivo era quello di ottenere la trasformazione dell’Azienda Ospedaliera in Azienda Ospedaliero – Universitaria e combattemmo per stipulare con il Ministero il protocollo d’intesa finalizzato a sancire questa trasformazione.

Raimondo Pasquino insieme agli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Salerno, all'epoca del suo rettorato.

Raimondo Pasquino insieme agli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Salerno.

La rottura fu, dunque, inevitabile. Ma venne superata grazie all’impegno delle istituzioni. In particolare, prezioso fu il contributo dell’Onorevole Tino Iannuzzi e dei ministri Balduzzi e Profumo, che erano presenti in occasione dell’accordo di intesa  del 19 dicembre 2012, che portò alla firma del decreto del 31 gennaio 2013. Tale decreto sanciva ufficialmente la nascita dell’Azienda Ospedaliera Universitaria.


Dopo dieci anni dalla sua fondazione, la Facoltà di Medicina e Chirurgia a Salerno è diventata un punto di riferimento essenziale, in virtù dell’eccellenza della formazione, dimostrata dai brillanti risultati conseguiti dagli studenti. I dati parlano chiaro: la maggior parte dei medici laureati presso la Facoltà di Medicina di Salerno entra in specializzazione.

Questo conferma l’efficienza della formazione accademica, garantita dalla qualità del progetto e dalla scelta appropriata della compagine dei docenti. La Facoltà di Medicina di Salerno si è fatta valere nel corso del tempo. Annoveriamo nel nostro percorso lungo dieci anni numerose collaborazioni di alto profilo, sia a livello nazionale che internazionale, con professori provenienti da Pisa, Siena, Catanzaro, Firenze, oltre che un gemellaggio con la più antica Università degli Stati Uniti, quella del Maryland. La strada è ancora lunga, ma da parte mia non mancherà il supporto nei confronti dei giovani medici salernitani.

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