4 Maggio 2017 - 09:59

Patty Smith proclamata dottoressa magistrale dall’Università di Parma: “La sua composizione musicale ha affrontato tragedie e sofferenze collettive”

Patty Smith

Patty Smith ha ispirato intere generazioni con testi provocatori e anticonformisti, dando inizio ad una linea stilistica assolutamente personale e per certi versi percussiva. Un merito pregevole, quello di aver fatto la storia del rock, colto appieno dall’Università di Parma che ha deciso di proclamarla dottoressa ad honorem

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Patty Smith regina di Parma, arriva in Italia per diventare dottoressa

C’è gran fermento a Parma per la tre giorni parmigiana dedicata alla sacerdotessa del rock, Patty Smith. La tornata omaggiale è partita questo pomeriggio, all’Auditorium Paganini, dove la cantante è stata insignita del titolo di “dottoressa magistrale in Lettere classiche e moderne”.

È iniziata attorno alle 12.30 la giornata tutta italiana nel nome di Patty Smith, orario il cui l’artista si è recata in visita al Centro studi e Archivio della Comunicazione dell’università di Parma. A farle da cicerone e a tener alto il vessillo del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, è intervenuto il ministro Dario Franceschini.

La cerimonia di proclamazione: uno stile da studiare

Nel pomeriggio si è svolta la cerimonia di conferimento del più illustre titolo accademico, inaugurata dalla presenza del coro e dell’orchestra universitaria che ha reso tributo alla rocker con un’esibizione d’accoglienza. Al rettore Loris Borghi invece l’arduo compito di presentare in poche ed emozionate battute un simbolo della cultura del rock mondiale.

“Icona del rock, cantante, compositrice, poetessa, fotografa e scrittrice” – ha così sintetizzato Borghi, tutte le anime artistiche di Patty Smith, spiegando alla platea accorsa in sala i contributi di ricerca e di sperimentazione che i nuovi linguaggi espressivi professati dalla cantante, hanno trasmesso alla tradizione italiana ed internazionale della musica di genere.

Quello di Patty Smith, secondo il rettore, è una contaminazione di stili diversi che insieme costituiscono il raccordo corale e individuale di “tragedie e sofferenze collettive”. Un vero e proprio movimento struggente e letterario, nato da un amore a ritroso che risale all’infanzia della cantante, ai tempi in cui da bambina, si era appassionata alle musiche di Verdi e Puccini.

La parola poi è passata a Massimo Magnani, presidente del corso di laurea magistrale che nel leggere la motivazione del conferimento, ha esaltato ancora una volta le nascoste sfaccettature letterarie e poetiche intrise all’interno dei testi della Smith, ricordando tra l’altro l’affezione che lega la cantante a Parma, città che in più occasioni l’ha vista protagonista di numerosi eventi musicali.

L’arduo onere della pronuncia della laudatio è spettata invece a Diego Saglia, direttore del dipartimento di Discipline umanistiche, mentre al rettore è toccata l’esecuzione della tradizionale vestizione della toga accademica con tanto di consegna della pergamena, corredata dal mitico tocco.

Il discorso della neo dottoressa Smith: l’amore per la lettura ereditato dai genitori

Superati certi preamboli di investitura formale, la sorridente neo dottoressa Patty Smith ha tenuto una sentita ed approfondita lectio doctoralis, incentrata sull’attività letteraria intrinsecamente contenuta nella sua composizione musicale. Una lezione avvincente, resa ancor più interessante dalla consapevolezza di ricevere la sua primissima laurea ad honorem in Europa:

“Da bambina, ero affascinata da questi oggetti che mia madre e mio padre tenevano in mano e osservavano così attentamente. Mi chiedevo cosa ci fosse in loro e cosa significavano tutte quelle misteriose parole”.

Una descrizione essenziale e a tratti puerile quella data dall’artista che ha restituito una visione disincantata del libro visto come strumento di fascinazione e di induzione alla curiosità. A seguire, Patty Smith ha dato inizio ad una performance di lettura tratta dal suo volume M Train, supportata dalla proiezione di brani, estratti dal documentario Dream of Life (Sebring, 2008).

La tre giorni parmigiana

Un momento esclusivo per l’università di Parma e per l’Italia tutta che per la prima volta, riconosce e fa del talento della cantante un pretesto didattico unico e memorabile. Tra un concorde e rumoroso scroscio d’applausi, si è conclusa la prima delle tre giornate del “Patty Smith tribute” messo in piedi dalla città di Parma, già ribattezzato dai media come La tre giorni parmigiana”.

Giovedì 4 maggio, al teatro Regio, a partire dalle 21 , sarà la volta del concerto Patti Smith-Grateful, seguito venerdì 12, dalla mostra, allestita al palazzo del Governatore, da titolo Higher Learning: una fitta esposizione di scatti immortalati dalla cantante, aperta al pubblico fino al 16 di luglio, in contemporanea alla rassegna espositiva The NY Scene-arte, cultura e nuove avanguardie anni ’70-’80.

 

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