5 Maggio 2016 - 21:44

Piano di Renzi: pensioni e riduzione irpef

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Piano di intervento del governo sulle pensioni nel 2017 e riduzioni delle aliquote Irpef

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Piano pensioni – Temi importanti sono stati affrontati nella diretta Twitter e Facebook #Matteorisponde, il collegamento social con i cittadini del premier Renzi.

Matteo Renzi ha parlato di un piano di intervento sulle pensioni, mirante a modificare l’assetto previdenziale imposto dalla riforma Fornero, in materia di pensioni, dicendo che l’intervento del governo sarà già attivo nel 2017 ed inserito con la prossima Legge di Stabilità.

Le uscite previdenziali saranno più flessibili, spiega il premier, venendo incontro ai lavoratori over 60, persone nate nelle classi 51-53, quelli più penalizzati dall’aumento dell’età pensionabile della riforma del lavoro firmata Fornero.

“Il meccanismo di flessibilità delle pensioni si chiamerà Ape: c’è già il simbolo e il logo. Ci sta lavorando Nannicini: con la stabilità del 2017 si potrà anticipare, con una decurtazione economica, l’ingresso in pensione solo per un certo periodo di tempo”. Ci stiamo lavorando con i sindacati, i datori di lavoro, l’Unione europea. Il meccanismo va incontro a quelli nati nel 51-53″– ha detto Renzi, che ha poi aggiunto: «Rispetto al passato l’età pensionabile è alta, ma rispetto alle aspettative di vita no.» « I più sfortunati, sono quelli nati nel ‘51-’52, che hanno visto sfumare l’opportunità di andare in pensione, e questo non è giusto, con l’Ape si potrà eventualmente anticipare con una decurtazione economica l’ingresso in pensione, ma varrà solo per un certo periodo, proprio per i nati nel ‘51-’53».

Il premier ha poi proseguito tornando a parlare delle riduzioni Irpef: «Abbiamo iniziato con gli 80 euro. L’ideale sarebbe ridurre le fasce Irpef, che sono cinque. Nel programma del centrosinistra 2013 c’erano due sole aliquote. Alla fine dovremo trovare il modo di avere quattrini su questo. Spero che riusciremo a farlo».

Ma le nuove proposte del premier non sono piaciute ad Ivan Pedretti, il segretario generale della Gcil, che ha così commentato:  “Ancora oggi il premier è tornato a parlare di pensioni. Tra reversibilità, rivalutazione degli assegni, flessibilità in uscita e altre ipotesi non è chiaro come si intenda intervenire. Noi pensiamo che bisognerebbe smetterla con gli annunci e provare a dire concretamente quello che si vuole fare aprendo urgentemente un tavolo di confronto. Per questo saremo a manifestare il 19 maggio in piazza del Popolo a Roma”. [ads2]