23 Settembre 2015 - 22:37

Pizza, rimani sempre la migliore!

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Gambero Rosso riconferma la priorità della pizza nella cucina italiana. Varietà e rielaborazione nella classifica Tre Spicchi 

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La pizza non è solo uno stereotipo, ma cultura, filosofia, studio. Il vero pizzaiolo non si sofferma mai a mescolare gli ingredienti principali, perché provoca ogni elemento primario per recuperare i sapori autentici, magari poi rinnovarli nel tempo e fare del suo lavoro un’arte a tutto tondo.

Quest’anno Gambero Rosso attraversa 450 locali e tutte le tipologie di pizza: pizza napoletana, italiana e gourmet, al taglio o al piatto. 

In definitiva scopre che niente può sostituire il valore della pizza in Italia, tramandata nel tempo e nel mondo. Oggi, chi si approccia a uno dei piatti più tipici del nostro Paese, sa che non può soffermarsi sulla tecnica base e deve evolversi.

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Pizza, rimani sempre la migliore!

Chi assaggia la pizza deve percepire una personale rivisitazione, un gusto uguale e sempre diverso. Tra leggero e forte il sapore deve diventare memoria, un modo di concepire lo stare a tavola che varia in base al tipo di pizza presentata.

Si parla di cucina d’autore, di una Napoli regina e prima in classifica in questo tour nel mondo della pizza; Gambero Rosso redige una guida, Tre Spicchi, con i nomi dei migliori pizzaioli regione per regione, proclamando la vittoria della nostra tradizione, che cresce di generazione in generazione.

La Guida

Per la pizza napoletana si conferma leader la Campania con 12 locali Tre Spicchi; la Pizza all’Italiana vede premiati il Lazio con 3 locali e il Piemonte e l’Abruzzo con 1. Nella sezione Pizza Gourmet, in testa il Veneto con 3 locali, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Lombardia con 2, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, l’Umbria e il Lazio con 1.

Premiate anche con le Tre Rotelle le migliori pizzerie a taglio: regione leader il Lazio con 3 locali, seguono la Toscana con 2 e il Veneto, la Campania, la Calabria e la Sardegna con 1.

Tra i premi speciali di quest’anno quello ai Maestri dell’impasto va a Renato Boscodi Saporè a Verona, e a Enzo Coccia de La Notizia di Napoli. Mentre il premio Pizze dell’anno è andato a tre locali: Mediterraneo a Brugnera (PN), con la pizza Nuvola con carciofi sardi, culaccia, mozzarella di bufala, pomodoro corbarino, origano di Pantelleria e Parmigiano Riserva 30 mesi; alla Pizzeria Bellavista a Picinisco (FR) per la Pizza con orapi, mozzarella e speck e a Villa Giovanna di Ottaviano (NA) per la Crema di cavolfiore, code di gamberi, veli di lardo di Colonnata e scorza di limone sfusato d’Amalfi.

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