18 Luglio 2016 - 18:39

Pokemon Go, come funziona la realtà aumentata alla base del gioco che ha conquistato il mondo?

Pokemon Go, come funziona la realtà aumentata alla base del gioco che ha conquistato il mondo? A causa dei milioni di giocatori connessi ogni giorno il gioco sta registrando già i primi problemi tecnici

[ads1]

Pokémon Go è la novità dell’anno, del secolo. Grazie a questo gioco ognuno di noi ha la possibilità di diventare un cacciatore di Pokemon ed entrare nel gioco in qualsiasi momento della giornata, dovunque si trovi. Con questo gioco ogni utente mostrato in una mappa, simile a quelle di Google Maps, e viene seguito in ogni passo e in ogni azione che compie. Ad un certo punto, sullo smartphone,  compare un Pokémon, che il giocatore può provare a catturare, allenarli e usarli per partecipare a dei combattimenti con altri allenatori. Il gioco è stato sviluppato dalla Niantic, che però ha mantenuto una fastidiosa segretezza in merito al funzionamento del sistema di mappe, e in generale sulla tecnologia che fa funzionare il gioco, che sfrutta la realtà aumentata. Cerchiamo di saperne di più.

Pokèmon

Pikachu il più amato

La realtà aumentata di Pokémon Go

A causa del numero impressionante di utenti che hanno scaricato l’app, negli ultimi giorni si è andati incontro alle prime difficoltà tecniche. La funzione “Pokémon nei dintorni”, ad esempio, è out da giorni praticamente tutto il mondo. Tutto ciò è dipeso certamente dall’utilizzo della realtà aumentata per questo gioco, ovvero un tipo di tecnologia che aggiunge degli elementi digitali alla realtà, al contrario della realtà virtuale, interamente digitale. Non a caso,  la schermata attraverso la quale vedere e catturare i personaggi del gioco sfrutta la fotocamera dello smartphone e non è costruita ex novo. Ma i Pokémon presenti sulla mappa non compaiono casualmente al giocatore. L’algoritmo usato da Niantic per gestire il gioco infatti fa sì che essi siano nello stesso posto per tutti i giocatori, ciò significa che se ce n’è uno davanti al Colosseo, lo vedono tutti i giocatori e tutti possono catturarlo senza che scompaia dopo che il primo utente lo ha catturato. I Pokémon, inoltre, si possono spostare, e dopo un certo periodo di tempo, qualche minuto ragionevolmente, scompaiono per tutti.

Le mappe 

Fino all’anno scorso, Niantic apparteneva a Google, ed è per questo che in molti hanno ipotizzato che Pokémon Go utilizzi come base per le sue mappe quelle di Google. Tra le informazioni legali, però, si apprende che Google Maps non è menzionata da nessuna parte, né ci sono altre informazioni sulla provenienza delle mappe, ma dalla Niantic si sono rifiutati di spiegare meglio da dove vengano le mappe.

I PokéStop

L’obiettivo di Niantic è fare sì che i PokéStop siano in posti accessibili a piedi con facilità e soprattutto in sicurezza. Considerando la velocità con cui il gioco ha preso piede e i milioni di utenti che ne usufruiscono, non era consigliabile scegliere luoghi che avrebbero potuto mettere a rischio l’incolumità degli utenti, come una strada trafficata. I luoghi scelti sono sempre posti in cui si può sostare in tranquillità e rendere il gioco un piacevole interludio per passare il tempo libero. Meno male, i Pokémon non compariranno mai su un’autostrada, grazie al cielo.

[ads2]